Morto per malore un kiter allo Stagnone, testimoni: "Era a faccia in giù"

redazione

Morto per malore un kiter allo Stagnone, testimoni: "Era a faccia in giù"

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sabato 30 Giugno 2018 - 15:42

ore 17 Il giovane morto mentre praticava kitesurf ha 30 anni e, da quello che si è potuto accertare finora, è deceduto per un malore. Si chiama Federico Laudani ed era di Tivoli, nel Lazio. A procedere alle indagini è la Guardia Costiera di Marsala che non ha riscontrato tracce di collisioni con altri kitesurf, come si era pensato in un primo momento. Il magistrato, secondo le prime indiscrezioni, pare che opti per un’autopsia.

Tragica notizia arriva dalla parte Nord del litorale marsalese. Mentre le spiagge ed i moli sono presi d’assalto dai bagnanti, una tragedia si è consumate nelle acque della Riserva dello Stagnone. Un ragazzo è morto mentre praticava kitesurf. Il giovane, non si sa ancora bene come, è annegato e vani sono stati i tentativi di rianimarlo, nonostante l’intervento del 118. Sul posto anche i Carabinieri per ricostruire la dinamica dell’incidente. Continuano ad arrivare testimonianze di quanto accaduto allo Stagnone nel primo pomeriggio: “Kiter hanno trovato il giovane a faccia in giù in acqua e si sono attivati per portarlo a terra e prestargli soccorso – hanno detto alcuni bagnanti della zona -. Non si sa ancora bene cosa è successo, se uno scontro in acqua o un malore”. Momenti concitati che hanno visto sul luogo, oltre all’ambulanza e ai Carabinieri anche la Guardia Costiera.
Il giovane pare si trovasse nelle acque vicine all’isola di Santa Maria e probabilmente non è di Marsala. In un primo momento si era parlato di scontro tra kiters, ma ancora nulla è stato confermato.
In tanti per il vero, nelle precedenti settimane, avevano manifestato preoccupazione per la presenza dei kite in acqua, in maniera sempre più numerosa. Le aree dello Stagnone adibite allo sport del kitesurf infatti, si sono ampliate con tanto di indicazione della cartellonistica installata dalla Guardia Costiera di Marsala.
Purtroppo però, sia chi esce con la barca, sia i pescatori minuti di regolare licenza, sia i bagnanti, avevano lamentato la presenza dei troppi kiters che qui vengono da tutto il mondo per allenarsi. Uno Sport che sta arricchendo comunque una città come Marsala ma che, probabilmente, adesso richiede una maggiore attenzione e regolamentazione.

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