“Giù le mani dal perlato” la protesta dei lavoratori del marmo

Audrey Vitale

“Giù le mani dal perlato” la protesta dei lavoratori del marmo

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martedì 14 Aprile 2015 - 10:20

Sono stati numerosi gli operatori del marmo del comparto trapanese che hanno partecipato al sit-in di protesta che si è tenuto ieri davanti alla sede della Presidenza della Regione.

La contestazione, che ha coinvolto imprenditori, lavoratori del settore e dell’indotto e Amministratori locali, riguarda i ritardi e della politica regionale rispetto ai problemi del settore. Presenti anche il Presidente di Confindustria Gregory Bongiorno, i deputati regionali Baldo Gucciardi e Girolamo Fazio, oltre ai Sindaci di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice, e, infine, il Vice Sindaco di Alcamo.

La manifestazione ha già ottenuto un primo risultato che è stato quello di far ascoltare le proprie istanze al Governo Regionale. A ricevere la delegazione, guidata da Vito Pellegrino, Presidente Confindustria Marmo Trapani, infatti, Il Vice Presidente della Regione Mariella Lo Bello e l’Assessore Regionale dell’energia Vania Contrafatto, con la presenza dei Dirigente Generale dell’Assessorato dell’Energia, Pietro Lo Monaco, di Maurizio Pirillo, Direttore Generale dell’Assessorato Territorio e Ambiente e del capo di Gabinetto della Presidenza, Giulio Guagliano.protesta marmo

Tra i temi di maggiore rilevanza posti al tavolo della discussione è stata rappresentata l’esigenza di dotare il comparto di un Piano che sia rispettoso delle legittime istanze dei cavatori, dal momento che quello approvato nel 2010, da alcuni mesi è decaduto. Su tale richiesta il Governo Regionale si è impegnato a risolvere entro il prossimo mese di giugno.

Altro punto oggetto della discussione è relativo alla esigenza di lavorare sin da subito ad una revisione seria e concreta del quadro dei vincoli posti sulle aree estrattive del bacino. Si è discusso, quindi, di riperimetrazione, ZPS, SIC, HABITAT per sottolineare l’esigenza che siano più rispondenti ai reali bisogni di tutela del territorio.

Altra dolente questione, quella dei canoni di estrazione che, dagli impegni assunti durante l’incontro, da parte dei rappresentanti del Governo Regionale, verranno affrontati e risolti con l’approvazione della legge finanziaria regionale.

Si è parlato anche della scarsa dotazione infrastrutturale che caratterizza la provincia di Trapani, si è discusso dei problemi della portualità, della statale 187 interessata da una frana e della necessità di dotare il bacino marmifero di una bretella di collegamento con il porto.

“Sono molto soddisfatto – dichiara Vito Pellegrino, Presidente Confindustria Marmo Trapani – di come si è svolta la manifestazione e delle risposte avute nel corso dell’incontro con le istituzioni regionali.

Sento il dovere di ringraziare tutti i colleghi e i lavoratori, i rappresentanti delle istituzioni e degli enti locali che hanno creduto nella forza di questa manifestazione. Ringrazio tutti per la compostezza e la presenza e, in particolar modo, i componenti del comitato organizzatore che mi hanno coadiuvato nell’organizzazione. Solo così possiamo riuscire ad ottenere dei risultati veri per il nostro comparto prima e di riflesso per il territorio tutto. A questo punto, la palla passa al Governo Regionale che dovrà essere consequenziale con gli impegni presi. Noi continueremo a vigilare e abbiamo già stabilito un nuovo appuntamento allo stesso tavolo regionale per il prossimo 4 maggio che ci darà l’occasione per fare una verifica e per stabilire un cronoprogramma sulle azioni da intraprendere per rispettare gli impegni assunti. Tutto ciò, fermo restando che, già con l’approvazione della prossima finanziaria, potremo verificare l’impegno relativo ai canoni di locazione.

Noi ci siamo e oggi ci sentiamo più forti perché il territorio è unito e compatto. Sappiamo di non essere soli e la certezza l’abbiamo perché ad essere presenti oggi c’erano anche numerosi imprenditori e lavoratori di altri settori che hanno voluto testimoniare la propria vicinanza e solidarietà. Siamo orgogliosi perché abbiamo testato la volontà collettiva del territorio di rivendicare i legittimi interessi della provincia”.

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