Marettimo: Caretta caretta depongono le uova a Praia Nacche

Audrey Vitale

Marettimo: Caretta caretta depongono le uova a Praia Nacche

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giovedì 02 Ottobre 2014 - 13:24

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Un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta neonato, di minuscole dimensioni (3,5- 4 cm il carapace) è stato avvistato, sabato 27 settembre, alle ore 12, sulla piccola spiaggia di Praia Nacche, a Marettimo, sulla costa sud-orientale dell’isola, nella zona C dell’Area Marina Protetta “Isole Egadi”. La segnalazione, completa di foto e video, è pervenuta da  due turisti marsalesi. L’esemplare, provenendo dall’interno della spiaggia, aveva difficoltà  a raggiungere il mare, a causa della forte risacca, dovuta a vento di grecale, che affliggeva la spiaggetta. Ma dopo una serie di tentativi, denotando una certa vigoria, tipica degli  esemplari neonati, la piccola tartaruga è riuscita a prendere il mare. La spiaggia  di Praia Nacche è una piccola spiaggia di  ghiaia e  ciottoli,  in gran parte ricoperta di   posidonia spiaggiata, profonda dai 7 ai 10 metri e lunga circa 50, divisa in due parti da una serie di scogliere. Al di sotto dello strato ghiaioso sono presenti  livelli sabbiosi. Dal giorno della segnalazione, il personale e i tecnici convocati dall’AMP hanno perlustrato il lungo e in largo la spiaggia, senza tuttavia  effettuare  altri  avvistamenti o riuscire ad individuare un nido o i resti di una schiusa.  “Alla luce delle  informazioni  in nostro possesso e dei nostri primi rilievi  –  dichiara  il Direttore dell’AMP,  Stefano Donati  –  non  possiamo escludere  l’ipotesi di una ovo-deposizione di Caretta caretta  sulla spiaggia di Praia Nacche a Marettimo. L’esemplare avvistato è giovanissimo e in ottima salute, condizione tipica di una schiusa recente. E la spiaggia, a tratti, si potrebbe prestare ad una ovo-deposizione, per  la sua esposizione, la sua distanza da fonti di disturbo e  la presenza di livelli sabbiosi al di sotto dello strato ghiaioso superficiale.  In genere le  schiuse dei nidi di tartaruga avvengono di notte  e questo esemplare potrebbe essere un “ritardatario”. In ogni caso, la presenza di ghiaia di copertura  e di posidonia spiaggiata  rende  molto difficile il rinvenimento delle caratteristiche  tracce di una schiusa. E  anche la forte risacca potrebbe avere nascosto alcune tracce. Nei prossimi giorni continueremo a monitorare la spiaggia  –  conclude Donati – e per il futuro terremo questa spiaggia in particolare considerazione”. Prosegue, intanto,  a Favignana,  l’allestimento del  Centro di primo soccorso  per tartarughe  dell’AMP,  che sarà gestito  insieme a WWF Italia e Legambiente.  Nel frattempo, il 7 ottobre prossimo verrà liberata  in mare, dopo essersi ristabilita al centro WWF di Lampedusa, la tartaruga marina “Sofia”.

Audrey Vitale

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