Soffi, Mario Crispi in concerto a Trapani il 24 marzo

redazione

Soffi, Mario Crispi in concerto a Trapani il 24 marzo

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mercoledì 07 Marzo 2018 - 17:31

Mario Crispi in concerto a Trapani il 24 marzo. Crispi, compositore, fiatista polistrumentista e fondatore degli Agricantus svolge da anni un’intensa attività da solista, con performances nelle quali collega i suoi strumenti arcaici a fiato a computers e microprocessori. Da questo tipo d’esperienza nasce il progetto “Soffi” ovvero un “indagare” musicale verso “mondi sonori” indefiniti attraverso l’uso di strumenti musicali e arnesi che trasformano il respiro in molteplici sonorità e timbriche e che affianchino “tecnologie” arcacihe a quelle contemporanee. Partendo da queste basi, la ricerca di Mario Crispi si espande quindi in senso espressivo cercando, attraverso le sonorità costruite con gli strumenti utilizzati, di descrivere territori onirici e, al tempo stesso, possibili, dando stessa importanza a computers e flauti ancestrali, e mantenendo quel ruolo dello “strumento” subordinato alla creatività ed al simbolismo evitando un’esaltazione fine a sé stessa della tecnologia. L’idea di realizzare una performance in chiave di “one man band” nasce quindi dall’esigenza di portare per mano l’ascoltatore nella dimensione solitaria dell’esploratore, che, notoriamente, contiene insieme fascino ed insidie, in un “divenire continuo” d’orizzonti e confini, incessantemente attraversati come venti che soffiano da tutte le direzioni.

La performance, che si terrà al Collettivo Mandala in Piazza Generale Scio, 12 a Trapani, consiste in un concerto di musica elettroacustica in cui strumenti a fiato arcaici e le relative tecniche esecutive sono mescolate alle tecniche ed alle tecnologie moderne prodotte dal computer contemporaneo. Quest’ultimo è dedicato al campionamento sonoro in tempo reale (che avviene registrando le frasi musicali appena suonate e restituendole all’ascolto immediatamente dopo, ovvero la tecnica chiamata in inglese looping), all’armonizzazione (che si ottiene creando digitalmente varie voci in intervalli scalari con lo sdoppiamento della melodia eseguita) e al processamento del suono (ottenuto mediante compressori, filtri, echi e reverberi che, modificando la natura stessa del suono, creano spazialità, profondità ed espressività diverse da quelle originarie). Molti degli strumenti a fiato, inoltre, sono suonati con varie tecniche arcaiche di emissione: la respirazione circolare, tecnica di respirazione continua, che permette al suonatore di eseguire melodie ad libitum, senza dove interrompere il suono per prendere fiato (didjeridu, arghoul egiziano, duduk armeno); l’imboccatura interdentale del flauto persiano; l’imboccatura bilabiale del flauto arabo/turcomanno.

L’appuntamento è per le ore 21.30.

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