Mario Milazzo vince la “Marie Curie” su stampanti 3D per micro-protesi all’orecchio

redazione

Mario Milazzo vince la “Marie Curie” su stampanti 3D per micro-protesi all’orecchio

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giovedì 08 Febbraio 2018 - 07:30

Dopo la start up “Oral3D” che vede nel team la marsalese Martina Ferracane impegnata nel campo delle stampanti tridimensionali nella medicina dentale, un altro importante riconoscimento questa volta nelle micro-protesi per l’orecchio. Mario Milazzo, originario di Marsala che da sempre ha vissuto a Latina, assegnista di ricerca dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie allo studio “Collhear” (3D printed COLLagen type I-Hydroxyapatite prostheses for the middle EAR) è riuscito ad aggiudicarsi la prestigiosa borsa di studio “Marie Curie” che gli consentirà di sviluppare nei prossimi tre anni, a stretto contatto con i più importanti centri di ricerca internazionali, il suo ambizioso progetto.

L’idea gli è venuta in mente frequentando un corso a Boston, negli States, sulla modellazione di materiale in multiscala. Il progetto di Milazzo parte dalla meccanica acustica per arrivare a sviluppare una macchina per la stampa 3D di Collagene-Idrossiapatite in grado di realizzare micro-protesi per l’orecchio. Lo studio coinvolgerà non solo aspetti di meccatronica ma anche di comportamento acustico-meccanico del materiale. “Ho scritto il progetto l’estate scorsa, in soli due mesi – ha detto il giovane ingegnere Mario Milazzo -. La borsa di studio Marie Curie mi permetterà di trascorrere 22 mesi al MIT di Boston e due mesi ad Anversa. Nell’ultimo anno di progetto tornerò invece in Italia. Pensare – ha continuato – che quel corso non dovevo seguirlo. Fu il professore Markus J. Buehler del Mit di Boston, a spingere affinchè partecipassi”.

Mario Milazzo, che spesso trascorre le sue vacanze estive a Marsala con la sua famiglia, è laureato all’Università di Pisa in Ingegneria Meccanica col massimo dei voti e poi, dal 2012, ha iniziato a lavorare al Sant’Anna nel team di ricerca del professore Cesare Stefanini, superando la selezione per il PhD in BioRobotica. Milazzo ha poi conseguito il dottorato con la tesi “Bioengineering approaches for micro-prosthetics”, seguito passo dopo passo da Stefanini e dal suo tutor Serena Danti, di Unipi. “Al termine di questa esperienza vorrei continuare la mia attività di ricerca internazionale avendo come base l’Italia e la Scuola Superiore Sant’Anna, l’istituzione dove mi sono formato durante il perfezionamento e che, insieme all’Università di Pisa, mi ha dato le possibilità per crescere e conoscere il mondo accademico a livello mondiale”, ha fatto sapere il trentenne ricercatore.

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