Marsala: la giunta pensa a un direttore artistico per la direzione dei teatri

Vincenzo Figlioli

Marsala: la giunta pensa a un direttore artistico per la direzione dei teatri

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martedì 18 Ottobre 2016 - 06:30

Potrebbe presto trovare una soluzione una delle più grandi contraddizioni che hanno caratterizzato Marsala sul fronte delle politiche culturali: la mancanza di un direttore artistico delegato alla programmazione dei teatri.

Com’è noto, negli anni ’90 uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione guidata da Salvatore Lombardo fu proprio la riapertura del Cine Impero e del Teatro Comunale “Eliodoro Sollima”. Due contenitori molto diversi tra loro: tra i più grandi della Sicilia il primo (con circa 1200 posti a sedere) e quindi naturalmente vocato ad ospitare concerti o spettacoli teatrali con nomi di spicco del panorama nazionale; più piccolo e raccolto (circa 400 posti a sedere) il Comunale, idealmente destinato ad eventi più intimi o a proposte più sperimentali. Nei fatti, però, accanto a eventi di reale valenza culturale, questi due teatri hanno ospitato nel tempo un po’ di tutto, finendo per disperdere gran parte della propria identità. Tutto ciò, nonostante il Consiglio comunale (sempre negli anni ’90) avesse approvato un regolamento sul funzionamento del “Sollima” (estensibile anche all’Impero) che prevedeva, tra le altre cose, di attribuire l’incarico di direttore artistico “a un consulente scelto tra le personalità la cui professionalità sia avvalorata da riconoscimenti ufficiali e curriculum”, coadiuvato da un Comitato di Indirizzo Culturale e Artistico composto da “elementi di provata capacità e professionalità”, tutti nominati dal sindaco. Questi due organismi si sarebbero dovuti occupare di tutte le attività da svolgere all’interno dei due teatri, nel rispetto dell’identità degli stessi.

Quel regolamento, mai attuato, è tornato d’attualità nelle ultime settimane, quando il Cantiere degli artisti marsalesi ha presentato all’amministrazione comunale otto punti da cui far ripartire la programmazione culturale a Marsala. Uno di questi riguarda, appunto, la nomina di un direttore artistico delegato alla gestione dei teatri. La novità degli ultimi giorni è che l’amministrazione comunale ha fatto sapere agli artisti locali di essere in procinto di procedere a colmare questo vulnus, nominando finalmente un direttore artistico, che però non sarà marsalese. La giunta sta infatti trovando un accordo con un importante nome del panorama artistico italiano che avrebbe il compito di inserire il “Sollima” e l’Impero all’interno di una rete che comprende i teatri di altri 12 Comuni siciliani. Un’operazione che consentirebbe di far arrivare a Marsala spettacoli di qualità con costi contenuti.

Grande la curiosità sul nome: qualcuno ha ipotizzato che l’identikit ventilato potesse portare al cantautore ennese Mario Incudine, da due anni direttore artistico del “Garibaldi” di Enna e molto vicino anche all’Inda di Siracusa, con cui ha recentemente collaborato come aiuto regista di Moni Ovadia. Dall’amministrazione non arrivano conferme ufficiali, ma la sensazione è che se proprio non fosse Incudine, il direttore artistico su cui si intende puntare avrebbe un profilo molto vicino al suo. In quest’ottica c’è persino chi sussurra di un possibile coinvolgimento dello stesso Moni Ovadia, sul modello seguito con la direzione dell’Ente Mostra di Pittura, da anni affidata al palermitano Sergio Troisi con un consiglio d’amministrazione interamente composto da marsalesi.

Gli artisti locali, da parte loro, sono rimasti sorpresi dall’iniziativa preannunciata dalla giunta: da un lato hanno gradito che sia stata accolta la richiesta di nominare un direttore artistico per la gestione dei teatri, dall’altra avrebbero preferito un nome del territorio. “Come si fa a valorizzare quello che abbiamo – si chiedono – se poi si punta sempre su figure non marsalesi? In questo modo, chi decide di rimanere a Marsala resta isolato. Altrove non funziona così: ad Enna, per esempio, hanno scelto proprio Mario Incudine per dirigere il teatro della sua città. Ben venga dunque l’idea di inserirci in una rete con altri Comuni, ma puntando su una direzione artistica locale”. Nel frattempo, comunque, i componenti del Cantiere stanno andando avanti con i loro incontri e le loro attività: “Abbiamo avviato un censimento delle associazioni culturali, musicali e teatrali che condividono lo stesso pensiero. Nei prossimi giorni terremo una riunione per vedere se ci sono le condizioni per fare un percorso comune”. Magari, con la costituzione di un consorzio che riunisca tutte le associazioni in modo da presentare al nuovo direttore artistico una realtà unitaria che avrebbe il pregio di porre fine alla frammentazione e alle gelosie che hanno spesso penalizzato la crescita delle politiche culturali a Marsala.

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