Ecco perchè Marsala merita di più…

redazione

Ecco perchè Marsala merita di più…

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mercoledì 13 Febbraio 2019 - 10:06

La città di Marsala occupa un territorio speciale, da un lato la costa lambita dal mare, con le bianche spiagge e la laguna dello Stagnone, dall’altro i terreni coltivati a vigneto e in mezzo la città, come se fosse coccolata da questi due enormi elementi della natura: mare e terra. Nel 1989, quando sono arrivata nella città lilibetana, il primo scenario della natura che mi si è presentato è stato quello della laguna dello Stagnone che costeggia il litorale di uno degli ingressi da nord. Questa laguna è stata riconosciuta come Riserva Naturale e comprende degli elementi unici che la caratterizzano: quattro isole, un canalone, le saline e i mulini, la torre. Nelle saline, in determinati periodi dell’anno le vasche si prosciugano e viene effettuata dai salinari la raccolta del sale, che affinché si asciughi, viene collocato in piramidi simili a dune spesso coperte con tegole, queste spettacolari strutture che costeggiano la laguna e si vedono poste in fila equidistanti passando dal litorale costituiscono uno spettacolo unico. In altri periodi dell’anno quando le vasche delle saline si riempiono di acqua salmastra, si possono vedere stormi di fenicotteri che arrivano per cibarsi di gamberetti, talvolta i gabbiani sorvolano tutta l’area quasi come una danza che si riflette sugli specchi d’acqua.

       Maria Grazia Sessa

La parte della laguna che comprende le saline è ricca di mulini a vento alcuni purtroppo non ancora restaurati, al di là delle saline la laguna accoglie tre isole quasi circolari e un’isola lunga, che fa quasi da barriera e la separa dalla parte più meridionale del mare Tirreno. Lo Stagnone si mostra come un lago salmastro, tanto sono tranquille le sue acque, nelle quali spesso si apprezzano i riflessi di antiche e caratteristiche barche di pescatori ormeggiate in attesa della partenza, piccole imbarcazioni in legno colorate che sembrano magicamente poggiate su uno specchio d’acqua. Mi sono innamorata di questo paesaggio e sono rimasta a vivere in questa città da allora. Soprattutto nei giorni festivi e al mattino presto, mi reco lungo il litorale partendo dal canalone e giungendo fino alla torre di San Teodoro che segna la fine dell’area dello Stagnone, sono dieci chilometri circa. In queste passeggiate, ammiro le mutazioni del paesaggio, riesco a leggere dentro me stessa le meravigliose sensazioni che suscita, trovo l’ispirazione per le mie poesie, per le mie tele, vivo davvero in una dimensione magica. Forse per molti tutto ciò è scontato, perché sono abituati a questo spettacolo e non ci fanno più caso, ma per me è una continua epifania e desidero rinnovarne sempre più la vista. Sarebbe sufficiente tutto ciò, ma ci sono moltissimi altri tesori, per definire Marsala come un territorio speciale, degno della attenzione di chi governa e intendo a tutti i livelli sociali e politici. Un territorio non solo da tutelare, ma soprattutto da valorizzare. E questo non si può fare se non c’è amore, impegno, passione e volontà di risolvere problemi, trovare strategie ed in particolare se non c’è l’umiltà di riconoscere i propri limiti e chiedere la collaborazione degli altri.

Maria Grazia Sessa

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