Il marsalese Fabio D’Anna al Taobuk di Taormina, storia di avvocato romanziere

redazione

Il marsalese Fabio D’Anna al Taobuk di Taormina, storia di avvocato romanziere

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martedì 20 Settembre 2016 - 16:03

Si chiude la sesta edizione di Taobuk – Taormina International Book Festival, con 9 giornate e ben 70 appuntamenti. Ideato da Antonella Ferrara, presidente del festival, con la direzione artistica di Franco Di Mare, Taobuk pone al centro la letteratura, in dialogo con le altre espressioni della cultura: cinema, musica, teatro, arti visive, giornalismo, enogastronomia. Grandi personalità al Taobuk, tra cui Giuseppe Tornatore e Lina Sastri, per non parlare degli scrittori più letti del momento – da Alberto Angela a Simonetta Agnello Hornby, da Moni Ovadia a Roberto Vecchioni – tutti presenti all’Antico Teatro di Taormina. Sostenuto anche dalla Regione Sicilia, Assessorato Turismo Sport e Spettacolo, da Sicilia Film Commission, Assessorato, l’evento si avvale anche del contributo del Consiglio Nazionale Forense. Tra le sezioni al Taobuk infatti, anche quella dedicata agli avvocati scrittori.

I lavori sono stati aperti dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, che ha sostenuto la manifestazione, Vincenzo Ciraolo, e tra i presenti a rappresentare la “penna” del Foro di Marsala, l’avvocato Fabio D’Anna. D’Anna, che per la casa editrice Tatzebao ha pubblicato “Il Marsalese Atto II” e precedentemente l’atto primo dello stesso libro e “Specchi” scritto a quattro mani con la giornalista Mariza D’Anna. D’Anna, come i suoi colleghi che non hanno voluto mancare all’appuntamento, ha raccontato la sua passione per la scrittura, il rapporto, apparentemente non così stretto, tra legge e romanzo. “Attraverso le mie esperienze di scrittore, i miei libri, ho discusso del collegamento e dei benefici tra la professione di avvocato e quella di romanziere – ci racconta Fabio D’Anna -. Sicuramente quello che lega le due cose è la libertà dai condizionamenti di potere, il rispetto delle regole per la costruzione di un romanzo. Le norme per un avvocato sono fissate nella legge, nella scrittura è l’autore che fissa determinate regole, ma in entrambi i casi poi vanno rispettate. Quella del Taobuk è stata sicuramente un’esperienza importante perché ha messo in connessione persone con la stessa professione, ma anche con le stesse passioni”.

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