Atti intimidatori contro l’ex parlamentare Massimo Fundarò

redazione

Atti intimidatori contro l’ex parlamentare Massimo Fundarò

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lunedì 29 Maggio 2017 - 20:21

Inquietanti e minacciosi segnali intimidatori nei confronti di un esponente politico alcamese. Si tratta dell’ex parlamentare dei Verdi Massimo Fundarò (oggi dirigente di Sinistra Italiana), destinatario di cinque biglietti listati a lutto (uno per ogni componente della sua famiglia) fatti passare sotto la porta di casa. Nei giorni scorsi lo stesso Fundarò aveva ricevuto alcune telefonate, da cui si sentiva solo un macabro sottofondo musicale, simile a una marcia funebre. L’ex parlamentare ha denunciato l’accaduto alle autorità competenti che indagheranno sul caso nel tentativo di risalire agli autori dei messaggi intimidatori e delle motivazioni ad essi collegate. A Fundarò è arrivata la solidarietà da parte del prefetto Priolo e dei dirigenti di Sinistra Italiana.

Il commento di Erasmo Palazzotto, deputato alla Camera di Sinistra Italiana e componente della segreteria nazionale del partito: “Le sue battaglie per l’ambiente e la legalità sono anche le nostre, Massimo ha tutto il sostegno di Sinistra Italiana. Nessuno pensi che ci lasceremo intimidire dalle minacce e che queste possano fermare il nostro lavoro sul territorio. Al contrario queste sono per noi il segnale che siamo sulla strada giusta e chiediamo alle istituzioni di vigilare sulle nostre denunce”.

Queste invece le dichiarazioni rese alla stampa dai segretari di Sinistra Italiana Sicilia Luca Casarini e Bianca Guzzetta: “Sinistra Italiana Sicilia esprime massima solidarietà e sostegno a Massimo Fundarò della direzione nazionale del partito, vittima di ignobili e gravi atti intimidatori nei confronti suoi e della sua famiglia. Massimo è da anni punto di riferimento per le battaglie ambientaliste ed ecologiste, settori sensibili ad interessi ed affari illegali in un territorio come quello del trapanese nel quale, dietro un’inquietante pax mafiosa, si cela una sistematica e camaleontica infiltrazione malavitosa in molti settori economici, non ultimi quelli legati all’ambiente e ai rifiuti, e un vasto settori della politica e dell’amministrazione , come dimostrano le indagini su due dei candidati sindaco della città di Trapani. Nel ribadire il sostegno di tutto il partito a Massimo, chiediamo che venga garantita a lui alla sua famiglia – e a tutti coloro che si trovano nelle medesime condizioni-massima sicurezza e appoggio”.

“E’ necessario, in queste circostanze,  fare fronte comune – commenta la segreteria comunale del Pd di Alcamo – contro ogni tipo di minaccia che tenti di intimorire chi lavora  sul nostro territorio nell’interesse primario della collettività. Fiduciosi nelle indagini della magistratura e delle forze di polizia, auspichiamo che ben presto si possano assicurare alla giustizia i vili responsabili di tali azioni. Ribadiamo il nostro sostegno a Massimo Fundarò, incoraggiandolo a portare avanti il suo impegno politico nel nostro territorio”.

Solidarietà all’ex parlamentare anche da parte del sindaco Domenico Surdi e del Movimento 5 Stelle di Alcamo: “Fiduciosi che le forze dell’ordine possano individuare presto gli autori di questo deplorevole gesto – scrivono i pentastellati – auguriamo a Massimo Fundarò di continuare con ancora più tenacia il percorso civico intrapreso a tutela del nostro territorio”.

Anche Abc manifesta la propria solidarietà a Massimo Fundarò e condanna gli ignobili atti intimidatori di cui è stato vittima. “Auspichiamo – si legge nella nota diffusa dal movimento – che questa triste vicenda abbia i suoi colpevoli e restiamo pienamente fiduciosi del lavoro della magistratura”.

“Esprimo solidarietà a Massimo Fundarò, oggetto di barbare e gravissime intimidazioni. Chiediamo alle forze dell’ordine di individuare al più presto i responsabili di questo vile gesto. Nessuna intimidazione potrà impedire a Fundarò e a chi come lui lotta per la legalità di continuare le battaglie politiche a difesa dell’ambiente”. Ad affermarlo è Mariella Maggio, presidente della commissione Ambiente dell’Assemblea regionale siciliana e portavoce del coordinamento provinciale Mdp-Art.1 a Palermo

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