Migliaia di visitatori al Blue Sea Land. Workshop su green e blue economy, degustazioni e una cassata da Guinness dei Primati

redazione

Migliaia di visitatori al Blue Sea Land. Workshop su green e blue economy, degustazioni e una cassata da Guinness dei Primati

Condividi su:

lunedì 02 Ottobre 2017 - 12:09

Si è conclusa a Mazara del Vallo l’Expo Blue Sea Land, che ha portato migliaia di cittadini e visitatori a percorrere le strade del centro storico mazarese, l’antica casbah, ove da secoli convivono popoli, religioni, culture diverse, simbolo dell’accoglienza e della multiculturalità, e a potere apprezzare le specialità, le eccellenze, prodotti della terra e del mare. Oltre a rappresentare un laboratorio di diplomazia economica, sociale, scientifica e culturale, Blue Sea Land rappresenta un laboratorio di diplomazia enogastronomica, un importante strumento di dialogo attraverso i sapori ed i saperi dei territori del Mediterraneo, Africa e Medioriente. Un gruppo di 14 pasticcieri mazaresi ha realizzato in piazza Mokarta il Guinness dei Primati della cassata siciliana, con un dolce di  1.319 kg.  È stato così superato il precedente record di 1099 kg x 2,5m di diametro realizzato nel 2015 dal Ristorante Mirò di Torino.

 Tantissimi anche i workshop, i dibattiti scientifici che in questi giorni si sono tenuti in quattro location del centro storico, messe a disposizione dal Comune di Mazara del Vallo: l’Aula Consiliare “31 marzo 1946”, l’Audiotorium “Mario Caruso, il Complesso monumentale “Corridoni” ed il Teatro Garibaldi dove si è tenuto venerdì mattina il convegno “Il Mondo Inail: la gestione della sicurezza e salute nel settore Marittimo”. Sempre nella stessa mattinata, all’auditorium “Mario Caruso”, si è tenuto il convegno: “L’impresa della Pesca e dell’Acquacoltura in Sicilia. Il Feamp al primo giro di boa” a cura del dipartimento della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana. Nel primo pomeriggio si è svolta la sessione plenaria dell’Osservatorio del Mediterraneo che ha avuto come tema “La Cooperazione Transfrontaliera nel Mediterraneo per lo sviluppo delle filiere nel quadro dell’Economia Circolare” e che ha visto la partecipazione di numerosi rappresenti di istituzioni, organizzazioni, enti di ricerca dei Paesi del Mediterraneo.  “La Lotta allo Spreco Alimentare: un ponte verso l’Africa” è stato il titolo del convegno che si è svolto nel pomeriggio sempre del 29 settembre presso l’Auditorium “Mario Caruso” e che ha visto la partecipazione anche di Vincenzo Montalbano Caracci, presidente del Rotary Club di Mazara del Vallo, di Giovanni D’Antoni, rappresentante Distrettuale Rotaract 2110 e di Gloria Fiorentino, presidente Rotaract Mazara del Vallo.
E’ stato firmato il Protocollo d’Intesa fra Banco Alimentare, Dipartimento Regionale Pesca e Acquacultura, Rotary, Distretto della Pesca e Crescita Blu per la lotta allo spreco alimentare e la diminuzione degli scarti del pescato.

Nella mattinata di sabato 30 settembre presso l’Aula Consiliare “31 marzo 1946” si è svolto il convegno “Green e Blue Economy nella Economia Circolare” a cura dei Comitati Interpaese dei Distretti del Mediterraneo del Rotary International.
Nel tardo pomeriggio del 31 settembre presso l’Aula Consiliare “31 marzo 1946” si è svolto il Focus Africa “Cambiamo il futuro delle migrazioni: investiamo nella sicurezza alimentare e nello sviluppo rurale del mare”.
“Il tema di questa edizione di Blu Sea Land è l’economia circolare, cioè un modello basato sulla rigenerazione delle risorse naturali. – ha detto Giovanni Tumbiolo, presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu – se vogliamo superare i nodi attuali legati alla convivenza tra le sponde del Mediterraneo e l’Africa dobbiamo abbandonare le politiche di “mordi e fuggi” sino ad oggi adottate: il modello produttivo dei distretti che aggregano le piccole imprese italiane, sperimentato a Mazara del Vallo, è l’ unica soluzione praticabile, già testata in tutta Italia dove le piccole realtà da sole non potrebbero affrontare i mercati e l‘innovazione tecnologica se non in una ottica di cluster. Andare in Africa e portare il nostro know how non è neo colonialismo ma proposta di sviluppo sostenibile nel rispetto delle culture e realtà altrui”.

Luigi Di Maio, Vice Presidente della Camera dei Deputati: “Bisogna rimanere umani nelle relazioni tra Stati e fare crescere la società. Dobbiamo cominciare a rivedere le norme che non ci rendono competitivi in certi settori, anche quelle europee. Gli ambasciatori italiani nel mondo spesso sono le nostre imprese commerciali e ciò deve indurre lo Stato e gli operatori a fare sistema a 360 gradi. Nelle relazioni con i Paesi africani dobbiamo avere un approccio sostenibile di green e blu economy e ciò a partire dagli atteggiamenti dell’Occidente nei confronti delle risorse naturali degli altri Paesi. Dobbiamo porre al centro le relazioni, il dialogo e il rispetto reciproco. Complimenti al Distretto della Pesca e Crescita Blu guidato da Giovanni Tumbiolo che fra le molte attività intraprese in questi anni ha promosso l’Expo Blue Sea Land”.

A concludere i lavori è stato il Sottosegretario agli Affari Esteri, on. Vincenzo Amendola: “Blu Sea Land con queste sei edizioni ha mostrato come possiamo uscire dagli stereotipi comuni nel dialogo con i Paesi nostri vicini. La realtà che dovremo affrontare nei prossimi vent’anni si chiama geografia politica, l’Asia e l’Africa aumenteranno in popolazione, e ci sarà un nuovo continente di fatto generato dai cambiamenti climatici, chi vive di agricoltura sarà costretto a spostarsi. Queste sono le nuove sfide che ci aspettano già anticipate da Blu Sea Land a Mazara dove l’ integrazione ed il dialogo sono la normalità, ma dobbiamo a livello globale cercare una risposta intelligente per la solidarietà e l’accoglienza, verso le nuove realtà migratorie. Il vero nemico da combattere sono le crudeltà e la speculazione delle tragedie umane. Con il forum di Abdijan 2018, nella prossima conferenza per l’ Africa, l’ Italia incrementerà i fondi internazionali”.

Condividi su: