“Squadra che vince non si cambia! Ignazio Chianetta merita di essere confermato per l’impegno, per la passione e serietà con cui ha lavorato”. Con queste parole il presidente del Marsala Calcio Giuseppe Milazzo, nel corso della trasmissione “Non solo calcio” andata in onda sul canale 616 e online sulla pagina facebook della tv (@TvLaTr3Marsala), ha scacciato via ogni illazione su un possibile cambio tecnico.
Ha confermato, invece, il contatto con Ignazio Arcoleo che ha conosciuto in occasione del match esterno a Partano Mondello con la Parmonval “Avrò un prossimo incontro a breve. Il mio intento è poter coinvolgere l’ex tecnico di Trapani e Palermo per contribuire a dare dei consigli al presidente. E’, infatti, fondamentale trovare una persona che abbia passione per i giovani e che dia dei consigli a tutto il settore tecnico, per far crescere i giovani insieme alla prima squadra”.
In merito alla programmazione della prossima stagione, il patron lilybetano ha dichiarato: “Quest’anno sarà un campionato di transizione. Significa preservare la categoria con tranquillità. L’intento è confermare l’ossatura della prima squadra, potenziando il parco degli juniores. Infatti dovranno giocare obbligatoriamente 4 giovani delle varie annate (2000, 1999, 1998 e 1997). Premesso ciò, dovremmo avere in organico almeno 12 ragazzi e dobbiamo, gioco forza, ridurre l’organico inserendo tre o quattro elementi di categoria”.
Non si è sbilanciato suo nomi dei papabili acquisti ma, sollecitato anche dai tifosi, ha dato qualche indiscrezione: “Con Nanni Amodeo, che ho corteggiato lo scorso anno, difficilmente si potrà riaprire un flirt. Terranova, Barraco, Lo Bue sono giocatori molto interessanti. Certamente prenderemo due difensori centrali, visto che Noto ha vinto il concorso in polizia e possibilmente lo perderemo, un rifinitore in mezzo al campo e un attaccante che ha centrato i primi quattro posti nella classifica cannonieri di quest’anno”.
Ricordiamo che tra 60 giorni la società dovrà perfezionare l’iscrizione al prossimo torneo e che, tra tassa e fideiussioni, serviranno circa cinquanta mila euro.