Processo trattativa Stato-mafia: condanne pesanti per Mori, Dell’Utri, De Donno. Assolto Mancino

redazione

Processo trattativa Stato-mafia: condanne pesanti per Mori, Dell’Utri, De Donno. Assolto Mancino

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venerdì 20 Aprile 2018 - 17:47

Arrivano le condanne nel processo trattativa Stato-mafia. 12  anni per gli ex generali Mario Mori e Antonio Subranni e anche per l’ex senatore Marcello Dell’Utri, 8 anni per l’ex colonnello Giuseppe De Donno, 28 anni per il boss Leoluca Bagarella. Assolto invece l’ex ministro Nicola Mancino, perché il fatto non sussiste. Massimo Ciancimino, supertestimone, è stato condannato a 8 anni per calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, ma è stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Prescrizione per il pentito Giovanni Brusca.

Un’attesa lunga più di 5 anni con la Corte d’assise di Palermo presieduta da Alfredo Montalto (giudice a latere Stefania Brambille) che ha emesso oggi il verdetto nel processo chiamato a indagare sulla stagione delle stragi datata 1992-1993, con le morti, tra gli altri, dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Nel quadro finiti anche gli attentati di Roma, Milano e Firenze. All’ex ministro Mancino era stata contestata la falsa testimonianza; agli altri uomini delle istituzioni, il reato di concorso in minaccia a un corpo politico dello Stato, minaccia lanciata dai mafiosi con le bombe. La condanna attribuisce la responsabilità agli ufficiali del Ros per il periodo 1992; a Dell’Utri in quello ’93-’94 all’epoca del Governo Berlusconi.

Secondo i pubblici ministeri Nino Di Matteo, Francesco Del Bene, Roberto Tartaglia e Vittorio Teresi, in quei mesi uomini dello Stato avrebbero trattato con i vertici di Cosa nostra: la finalità dichiarata era quella di bloccare il ricatto delle bombe, ma per l’accusa gli ufficiali dei carabinieri avrebbero finito per veicolare il ricatto lanciato dai mafiosi, trasformandosi in ambasciatori dei boss. Era questo il cuore dell’atto d’accusa dei magistrati, che nella requisitoria avevano chiesto pesanti condanne. Le motivazioni della sentenza arriveranno fra 90 giorni.

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