Museo Lilybeo, si presenta il direttore Luigi Biondo: “L’importante non è scavare, ma valorizzare quello che c’è”

Vincenzo Figlioli

Museo Lilybeo, si presenta il direttore Luigi Biondo: “L’importante non è scavare, ma valorizzare quello che c’è”

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giovedì 28 Luglio 2016 - 17:24

“Un grande vascello ancorato alle rive della memoria”. Questa la definizione data al Museo Lilybeo dall’architetto Luigi Biondo, direttore del “Pepoli” di Trapani recentemente chiamato a guidare anche il sito museale marsalese dopo l’accorpamento con il capoluogo voluto dalla Regione Sicilia nell’ambito delle politiche di spending review che hanno investito anche i beni culturali. Protagonista del primo intervento di consolidamento del Santuario della Madonna della Cava, Biondo si autodefinisce “un professionista prestato alla libera professione”, oltre che un “figlio del Mediterraneo”.

“Nonostante sia trapanese, in una conferenza di servizio si è espresso favorevolmente affinchè la nave romana rinvenuta a Mazara venisse portata al Baglio Anselmi”, ha ricordato il consigliere comunale Arturo Galfano nel corso della conferenza stampa tenutasi stamattina nella sede del Museo Lilybeo. Dopo aver incontrato il sindaco Alberto Di Girolamo (“abbiamo parlato di progetti concreti”), nel corso della presentazione ai giornalisti Biondo ha insistito molto sulla necessità di fare rete con altre realtà e di far conoscere il patrimonio culturale marsalese, valutando positivamente la possibilità di mandare in giro per altri musei le opere di pregio del Baglio Anselmi, come la Venere Callipigie o la statua di Iside, che andranno nei prossimi giorni a Brolo e ad Agrigento, per tornare a Marsala nel giro di un mese. “Credo possa essere il primo passo per testimoniare che qui c’è un Polo culturale di livello”, ha sottolineato Biondo.

Assodato che mancano le risorse economiche per gli scavi, diventa difficile recuperare i reperti storici che ancora giacciono sottoterra (il 90% rispetto al totale, secondo l’ex direttore Enrico Caruso). Proprio per questo, secondo Biondo, “nel 2016 l’importante non è scavare, ma valorizzare quello che c’è”, con l’obiettivo di rendere maggiormente fruibile l’area ai cittadini (“vorrei che i marsalesi potessero passeggiare dentro il Parco”) e di potenziare i cosiddetti “servizi aggiuntivi”, immaginando di poter vendere i cataloghi del Museo o di prevedere un punto ristoro in cui turisti e visitatori possano “sedersi a bere una bibita”.

Ad affiancare Luigi Biondo in quest’esperienza sarà Anna Maria Parrinello, che sarà responsabile del Museo Lilybeo (mentre, come detto, l’architetto trapanese sarà alla guida del Polo che accorpa Marsala e il capoluogo). Per entrambi, la sfida più delicata si giocherà proprio nelle prossime settimane, che dovrebbero portare al completamento degli interventi di ammodernamento della struttura, il cui termine era stato inizialmente previsto per la primavera scorsa. “Sono convinto che il progetto di Giovanni Nuzzo e la direzione dei lavori di Enrico Caruso potranno restituire a Marsala un museo di altissimo livello. Credo – ha sottolineato Biondo – che a fine autunno i lavori verranno completati e che potremo avere un museo europeo, moderno, fruibile per tutti”.

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