Nasce un nuovo ordine nella diocesi di Mazara Del Vallo con la consacrazione delle vedove

Audrey Vitale

Nasce un nuovo ordine nella diocesi di Mazara Del Vallo con la consacrazione delle vedove

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mercoledì 26 Novembre 2014 - 16:19

Venerdì 28 novembre alle ore 18,30 nella chiesa di San Michele, annessa al monastero di clausura di Mazara del Vallo, il Vescovo monsignor Domenico Mogavero consacrerà nell’Ordine le due vedove Giuseppina Milazzo di Marsala e Maria Giovanna Indelicato di Campobello di Mazara. Le due vedove arrivano alla consacrazione dopo un lungo cammino percorso insieme a don Gianluca Romano, delegato dal Vescovo. «Le vedove consacrate, non dimentiche del loro passato coniugale, sono chiamate ad un nuovo impegno di generosità che fa tesoro della loro esperienza familiare nella nuova forma di vita. Siamo davanti a donne comunque segnate dal dolore per la perdita del marito, ma che, lasciandosi visitare dalla presenza del Risorto, diventeranno ministre della lieta notizia della Pasqua per coloro che sperimentano lo sradicamento degli affetti più cari dal loro cuore» spiega don Romano. Con Giuseppina Milazzo e Maria Giovanna Indelicato è la prima volta nella storia della Diocesi di Mazara del Vallo che nasce l’Ordo Viduarum. La consacrazione sancirà un particolare vincolo con la Chiesa al cui servizio le due vedove si dedicheranno nella preghiera continua e nella carità operosa.

LE STORIE – Le due storie di Giuseppina e Maria Giovanna sono accomunate dallo stesso dolore di aver perso il marito. Storie che si intrecciano, testimonianze vere. Giuseppina Milazzo, insegnante elementare, perse il marito Vito Mazara nel ’97 morto per un infarto. La lettura dei suoi anni a ritroso è quella di una coppia che poco frequentava la chiesa del loro quartiere, quella di Sant’Anna a Marsala. «Venivamo alla messa soltanto per le festività, il Natale, la Pasqua e poi le celebrazioni per i sacramenti dei parenti – ammette Giuseppina – io ero rimasta ferma a quel Gesù morto sulla croce». Racconta ancora: «Ricordo che venne a casa nostra don Gianluca Romano, allora parroco a Sant’Anna, mi incontrò e rimase a parlare con me un bel po’ e l’unica cosa che ricordo è quella pace interiore che mi diede nella mia più totale disperazione». Da lì a poco Giuseppina Milazzo iniziò a conoscere la parola di Dio, a conoscere di più il Signore. Oggi vive la sua vita tra l’impegno a scuola tutte le mattine come insegnante e poi di pomeriggio il suo servizio in parrocchia. Nella piccola chiesa di Sant’Anna, nel centro storico di Marsala, dove segue 23 bambini nel catechismo verso il sacramento della prima Eucaristia. Ma non solo. Giuseppina, che è anche ministro straordinario della comunione e segretaria del consiglio pastorale, prepara la santa messa e collabora col parroco don Tommaso Lombardo. Maria Giovanna Indelicato di Campobello di Mazara, oggi ha 65 anni e la sua vita è stata interamente dedicata alla chiesa. Casalinga, mamma di due figli, Gaspare ed Enza, ha perso il marito nel 2003. Si chiamava Semì Luppino e, anche lui, è stato un uomo di grande fede. Appassionato di canto, ha fatto parte del coro parrocchiale, che oggi prende proprio il suo nome. «La mia vita? È stata molto semplice – racconta Maria Indelicato – e, nonostante la morte improvvisa di mio marito, non ho mai perso la fede». Decenni d’impegno silenzioso che contraddistinguono il suo temperamento, la sua riservatezza. La pittura e il ricamo i suoi hobby che incastra con gli impegni nell’Azione Cattolica, col catechismo il giovedì e con gli ammalati ai quali porta la comunione.

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