Naufragio del 12 aprile: arrestato un ventenne senegalese

Vincenzo Figlioli

Naufragio del 12 aprile: arrestato un ventenne senegalese

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lunedì 20 Aprile 2015 - 16:55

Mentre l’opinione pubblica si ritrova a contare le vittime del naufragio della notte tra sabato e domenica, le forze dell’ordine e la magistratura continuano a indagare su quello dello scorso 12 aprile. A tal proposito, è stato sottoposto a fermo il 20enne senegalese Da Mbao. L’uomo è indagato, in concorso con ignoti, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini, condotte in collaborazione dalle squadre mobili di Trapani e Reggio Calabria, riguardano la vicenda dell’imbarcazione di legno (lunga circa 20 metri) naufragata la scorsa settimana a 80 miglia dalle coste libiche. Sul mezzo, partito da Zoaura, viaggiavano 500 migranti di diverse nazionalità. Il giovane senegalese si sarebbe alternato con un altro soggetto alla guida dell’imbarcazione. Giunto nei pressi di un mercantile, aveva tentato una rischiosa manovra di avvicinamento non riuscendo però nell’intento e, nell’estremo tentativo di evitare la collisione aveva effettuato una brusca manovra in conseguenza del quale l’imbarcazione di legno si era ribaltata gettando in mare quasi tutti i migranti trasportati. I successivi soccorsi curati dalla Nave “Bersagliere” della Marina Militare consentirono di mettere in salvo circa 150 naufraghi che, a bordo di altre navi militari, hanno successivamente raggiunto il porto di Reggio Calabria.

Dalle testimonianze raccolte dalla locale squadra mobile è emerso che i passeggeri del barcone erano partiti in direzione delle coste italiane pagando ad un’organizzazione criminale di stanza in Libia somme di denaro comprese tra 500 e 1000 dinari a persona. Membri della stessa organizzazione si erano adoperati per trasferire i migranti dalle spiagge di Zouare, mediante dei gommoni, sulla citata imbarcazione di legno, pronta a salpare per l’Italia.

Il fronte delle indagini curato dalla squadra mobile di Trapani ha invece raccolto la testimonianza di un altro sopravvissuto al naufragio, nel frattempo trasferito al C.I.E di Trapani, il quale ha raccontato che l’imbarcazione era guidata da due uomini di colore, uno dei quali era privo di una gamba. Proprio questo dettaglio ha consentito al personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria di cercare presso i centri in cui erano stati trasferiti gli altri migranti superstiti un uomo corrispondente alle citate caratteristiche, poi individuato nel senegalese Da Mbao. Il testimone ospite del CIE di Trapani ha a sua volta confermato che proprio quest’ultimo era uno dei due conducenti del mezzo naufragato. Da qui il provvedimento restrittivo emesso dalla Procura di Trapani e recapitato nella città calabrese a Mbao. Contestualmente vanno avanti le indagini volte a individuare altri complici.

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