Niccolò Ammaniti presenta “Anna” alle Cantine Florio: “La Sicilia come speranza di un futuro”

Claudia Marchetti

Niccolò Ammaniti presenta “Anna” alle Cantine Florio: “La Sicilia come speranza di un futuro”

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mercoledì 06 Aprile 2016 - 10:32

Una sala gremita, quella delle storiche Cantine Florio, che ieri ha ospitato Niccolò Ammaniti. Lo scrittore per l’occasione, ha presentato il suo ultimo libro “Anna”, nell’ambito di un progetto della Re.Ma.Pe., la Rete delle scuole di Marsala e Petrosino, organizzato dalla Libreria Mondadori e dall’Agenzia Communico con il patrocinio del Comune lilybetano. “Anna” è il nome della giovane protagonista del romanzo, una tredicenne perduta in una Sicilia in rovina, post-apocalittica, dove un virus letale ha spazzato forme di vita, lasciando solo i bambini. Con in mano il diario-guida della madre, Anna si metterà in cerca del fratellino rapito. Ancora una volta per Ammaniti, i protagonisti sono ragazzini, perché, come lui ammette dialogando con la docente Vita D’Amico: “… sono ossessionato dall’adolescenza, non c’è periodo più importante, di trasformazione, in cui si elabora il lutto dell’infanzia, un momento della vita fatto di paure, di nostalgie, in cui cambia il rapporto con i genitori”. Partendo da questo profondo valore, l’autore decide di ambientare la storia in questa parte della nostra Sicilia, pensando: “Cosa accadrà se un giorno restassero solo i bambini? Riusciranno a far rinascere una nuova società?”.

La speranza di un futuro è quello che Ammaniti ha voluto lasciare in “Anna”, perché come lui ha detto: “Anna è un romanzo, il primo per me, di speranza, è un libro positivo. Per questo motivo sono partito da zero, da una ragazza di 13 anni che ha la coscienza e le chiavi per amare un fratello come se fosse un figlio. Anna sarà tutto per lui in questa terra desolata”. Ma Ammaniti svela anche un interessante particolare: “Una produzione internazionale vuole far diventare “Anna” una serie tv. Ci stiamo lavorando. Per il vero, volevano ambientare il romanzo tra l’Inghilterra e l’Irlanda, ma è impossibile togliere la Sicilia in un romanzo del genere, perché manca di tutto. Quindi farò in modo che ciò non avvenga”. Dopo il botta e risposta con i tantissimi studenti presenti, Ammaniti ha lasciato loro un autografo sul libro, una traccia che i ragazzi conserveranno come custodi di una Sicilia che crede ancora in un futuro.

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