“Io non posso entrare”: quando il cartello è per i disabili

Audrey Vitale

“Io non posso entrare”: quando il cartello è per i disabili

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venerdì 08 Agosto 2014 - 13:53

Un’afosa serata di agosto fra amici, fra una chiaccherata e l’altra nel cuore del centro storico trapanese, lo sguardo di qualcuno viene attirato da uno strano simbolo, posto sul muro di un noto istituto scolastico. Stiamo parlando dell’istituto comprensivo “Livio Bassi” e del segnale di divieto applicato all’icona di un disabile con carrozzina.

Ingrandimento Cartello

Ingrandimento Cartello

Perplessità, indignazione e anche rabbia per un cartello affisso per conto della stessa scuola, con tanto di timbro e sigla, posto proprio a ridosso di uno scivolo che dovrebbe agevolare l’entrata nell’istituto di chi è in carrozzina.

Che significa?

Tante le ipotesi azzardate dai presenti, si pensa ad uno scherzo, ma riaffiorano anche raccapriccianti pensieri sui divieti di entrata che certi negozianti affiggevano contro cani ed ebrei nei tempi bui del fascismo.

Non vogliamo esagerare, e non crediamo che sia così, si pensa piuttosto ad un errore di valutazione, una svista estetica, un goffo tentativo di spiegare altro. Il cartello infatti è affiancato da un altro cartello con un divieto di sosta.

La soluzione del “rebus” sarebbe questa: “non parcheggiare davanti lo scivolo, altrimenti io – disabile – non posso entrare”.

Il timbro della scuola

Il timbro della scuola

Chissà se è davvero così, ma il “problema di comunicazione” rimane, e qualcuno potrebbe anche offendersi e leggere realmente un divieto in quell’esposizione – da parte dell’ente scolastico – di un simbolo che di certo lancia un messaggio confuso e poco istruttivo.

PS. Il cartello è stato rimosso…

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