Nuove regole per il tonno rosso, più flessibilità. Buone notizie per i pescatori marsalesi?

Claudia Marchetti

Nuove regole per il tonno rosso, più flessibilità. Buone notizie per i pescatori marsalesi?

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giovedì 14 Maggio 2015 - 17:51

Nuovo anno e nuova gestione delle quote del tonno rosso. E’ giunta ieri l’ordinanza del Circondario Marittimo di Marsala, diretto dal comandante Raffaele Giardina, con la quale si regola la pesca del pregiato pesce nelle nostre acque, anche in base al nuovo decreto approvato dal Ministero dell’Agricoltura e della Pesca che si è attenuto al Piano triennale di programmazione del totale di cattura ammesso dall’ICCAT, l’organismo tecnico­-consultivo che definisce le condizioni per assegnare le quote delle varie specie ittiche. Negli anni scorsi i pescatori marsalesi di tonno rosso con il sistema del palangaro, hanno portato avanti massicce proteste in quanto le quote a loro assegnate erano davvero ridicole anche rispetto agli altri tipi di cattura, come la pesca sportiva o a circuizione. L’ICCAT ha quindi parzialmente modificato le misure di gestione e conservazione: nel 2015 in Italia, aumenta del 20% la possibilità di pescare il tonno rosso. Il contingente di 2.302,80 tonnellate, riconosciuto all’Italia per l’annualità 2015, è così stato incrementato, rispetto a quello della precedente annualità 2014 (pari a 1.950,42 tonnellate) di 352,38. Il decreto inoltre prevede maggiore flessibilità rispetto agli scorsi anni e i piccoli palangari potranno pescare – secondo quanto riferito dal ministro Martinauna quota minima di cinque tonnellate. La quota potrà essere incrementata fino al 10% in più per ciascuna imbarcazione. Fino all’anno scorso, la ripartizione interna tra i vari sistemi di pesca aveva penalizzato i “palangari” marsalesi, attualmente proprietari di circa 18 imbarcazioni delle 29 che praticano questo sistema di pesca, tant’è che i pescatori avevano dapprima pacificamente occupato l’Aula del Consiglio comunale, con l’assenso di tutta la politica locale, da destra a sinistra. Le proteste arrivarono addirittura a Roma perché l’80% della marineria marsalese è stata messa in ginocchio dal provvedimento del Governo Italiano, gridando la disperazione di non riuscire a sfamare numerosissime famiglie che vivono di questo mestiere. Con la nuova ordinanza della Guardia Costiera, la pesca del tonno rosso col palangaro è consentita alle navi di lunghezza non superiore a 24 metri che possono praticarla fino al 31 dicembre 2015. La pesca a circuizione va praticata dal 28 maggio al 14 giugno, la pesca sportiva dal 16 giugno al 14 ottobre, la tonnara fissa fino al 31 dicembre prossimo. Al di fuori di questi periodi e delle quote previste, la pesca è vietata e sanzionata. Il provvedimento regola anche gli orari e i punti di sbarco e di trasbordo e gli adempimenti da rispettare. Negli anni passati infatti, imbarcazioni non autorizzate pescavano tonni riuscendo ad eludere i controlli; tonni che poi venivano venduti senza il rispetto delle norme di conservazione. La causa di questa attività illecita, circa due anni fa, fu una diffusa intossicazione tra quanti avevano mangiato il thunnus thynnus. Adesso la parola spetta alla marineria marsalese che dovrebbe tirare, con le nuove disposizioni, un respiro di sollievo. 

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