Nuovo colpo alla rete di Matteo Messina Denaro: eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare

redazione

Nuovo colpo alla rete di Matteo Messina Denaro: eseguite quattro ordinanze di custodia cautelare

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martedì 17 Novembre 2015 - 09:42

Aggiornamento ore 12.50:  durante le conferenza stampa sono stati resi noti i nomi degli arrestati, affiliati alle famiglie mafiose di Bagheria e Corso dei mille (PA), indagati per rapina e ricettazione aggravate dalle finalità mafiose.

MUSSO Michele

Michele Musso

L’intervento costituisce la prosecuzione dell’attività “EDEN 2” che, nel 2014, aveva accertato il diretto coinvolgimento delle famiglie mafiose di Castelvetrano e Corso dei mille di Palermo nella rapina ai danni di un deposito della ditta di spedizioni di Campobello di Mazara (TP) rientrante nel patrimonio aziendale della società A.G. trasporti, sottoposta a sequestro nell’ambito del procedimento di prevenzione ai danni dell’imprenditore palermitano Cesare Lupo, prestanome dei fratelli Graviano. L’operazione si era conclusa con l’emissione di un provvedimento cautelare a carico di 14 indagati, tra cui Girolamo Bellomo, cognato di Francesco Guttadauro e nipote acquisito del ricercato trapanese Matteo

PROVENZANO Giorgio

Giorgio Provenzano

Messina Denaro.

I recenti approfondimenti investigativi, anche sulla scorta delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia, hanno valorizzato gli elementi raccolti nell’indagine precedente sul coinvolgimento degli attuali indagati nella pianificazione ed esecuzione della rapina, e confermato la sua riconducibilità al quadro di un generale accordo tra le principali articolazioni di cosa nostra per la gestione di progetti delittuosi comuni, predisposto dai capi detenuti e latitanti. In tale contesto è emerso, in particolare, il ruolo di Giorgio Provenzano, esponente di spicco del mandamento di Bagheria, il quale, su richiesta di Ruggero Battaglia, già tratto in arresto nella precedente operazione “EDEN 2” e nipote di Vernengo Ruggero,

RIZZO Alessandro

Alessandro Rizzo

uomo d’onore della famiglia di Corso dei mille, si è adoperato per: coinvolgere, per il tramite di Francesco Guttadauro, la famiglia mafiosa di Castelvetrano nella realizzazione della citata rapina al deposito di Campobello di Mazara (TP); reperire le autovetture e le pettorine recanti la scritta “polizia”, da utilizzare nel corso della attività criminosa; definire le modalità di spartizione dei proventi della rapina a favore delle famiglie mafiose di Bagheria, Castelvetrano e Corso dei mille.

Il provvedimento colpisce, inoltre, due esponenti del gruppo di rapinatori che avevano partecipato alle fasi organizzative ed esecutive della rapina (Michele Musso e Domenico Amari), nonché il soggetto incaricato della vendita della merce trafugata (Alessandro Rizzo).

Amari Domenico

Domenico Amari

L’indagine ha confermato le complessive acquisizioni emerse nel corso dell’attività “EDEN 2” e rappresenta un ulteriore e significativo intervento nel quadro della manovra finalizzata all’arresto di Matteo Messina Denaro, mediante il progressivo depotenziamento dei circuiti di riferimento e il depauperamento delle risorse economiche del sodalizio.

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I Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Trapani stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Palermo, nei confronti di 4 esponenti di Cosa Nostra, indagati per rapina e ricettazione aggravate dalle finalità mafiose. “L’operazione – si legge nella nota inviata dal nucleo investigativo del comando provinciale – si inserisce nel quadro della complessiva manovra finalizzata alla cattura di Matteo Messina Denaro e al progressivo depotenziamento dei circuiti criminali e depauperamento delle risorse economiche del sodalizio”.

In particolare, le indagini del Ros e dei Carabinieri di Trapani hanno ricondotto agli interessi della famiglia mafiosa di Castelvetrano l’assalto consumato nel novembre 2013 a Campobello di Mazara ai danni di una società di trasporti, documentando un accordo tra le principali articolazioni di Cosa Nostra per la gestione di progetti delittuosi comuni. Un episodio che rientra nell’operazione “Eden 2”, che ha portato a una serie di arresti di soggetti a vario titolo legati alla rete di Messina Denaro e rispetto a cui l’odierno intervento si pone come un’ulteriore prosecuzione.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà stamattina alle 11, presso il Comando provinciale di Trapani.

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