Olio senza dazi dalla Tunisia, l’assessore Badalucco: “La norma europea fa male alla nostra economia”

redazione

Olio senza dazi dalla Tunisia, l’assessore Badalucco: “La norma europea fa male alla nostra economia”

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sabato 12 Marzo 2016 - 13:49

“Dalle notizie che in queste ore si susseguono relativamente all’olio senza dazi proveniente dal territorio tunisino e dopo aver letto le giuste considerazioni fatte da Giovanni Sinacori, mi corre l’obbligo rincarare le preoccupazioni dei nostri agricoltori in merito alla decisione del Parlamento Europeo che dà il via libera all’importazione, senza dazi, di 35 mila tonnellate in più all’anno di olio prodotto in Tunisia”. A dichiararlo l’assessore alle Attività Produttive di Petrosino, Luca Badalucco, che riprende le preoccupazioni che il Consigliere comunale di Marsala Giovanni Sinacori aveva espresso giorni fa.  “Le motivazioni che hanno portato a questa decisione – ha affermato Badalucco – sono una conseguenza della situazione di crisi che vive la Tunisia che ha subito due dei più gravi attacchi terroristici della sua storia, quello al Museo del Bardo e al resort turistico di Susa; da qui la scelta per cercare di facilitare e garantire la stabilità del sistema democratico sviluppandone l’economia. E’ ovvio che queste motivazioni e la decisione dell’Unione Europea creano disagi e malcontenti che possono portare alla nostra instabilità economica. E’ da sciocchi pensare di aumentare l’ingresso di olio tunisino a dazio zero, proprio nell’anno in cui c’è stato un aumento record della  nostra produzione. Questa norma fa male all’agricoltura italiana e siciliana, ai nostri  produttori e ai consumatori, e in particolare c’è il rischio di un aumento delle frodi”. Alla luce di  ciò, l’assessore petrosileno fa sapere che il Governo italiano e le organizzazioni di categoria non hanno fatto nulla per fermare questo provvedimento e che le amministrazioni pubbliche debbano valutare di mobilitarsi con azioni di protesta per far comprendere quali forti danni economici e sociali potrà subire il nostro territorio.

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