Omicidio Mirarchi. Il procuratore Pantaleo: “Soddisfatto per questo primo arresto”. Adesso è caccia ai complici

Claudia Marchetti

Omicidio Mirarchi. Il procuratore Pantaleo: “Soddisfatto per questo primo arresto”. Adesso è caccia ai complici

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giovedì 23 Giugno 2016 - 09:54

ore 10.40 Giunge un comunicato stampa dei Carabinieri di Marsala in cui si specifica che: “I militari, mentre erano appostati in un fondo agricolo di contrada Ventrischi, intorno alle 21.30, udivano voci e rumori provenienti da alcune serre poco distanti.  Girgenti infatti, riferiva di essere rimasto a casa tutta la sera e di essersi addormentato intorno alle 22.00, quando, invece, in realtà, l’analisi dei tabulati del suo telefono hanno dimostrato che era sveglio e soprattutto che la sua utenza agganciava la cella compatibile con il luogo dell’omicidio. Inoltre, la sua autovettura veniva ripresa transitare da due telecamere a circuito chiuso, rinvenute dai Carabinieri, lungo la possibile via di fuga dal luogo dell’omicidio, proprio nei minuti successivi all’esplosione dei colpi di pistola. Ma anche un’altra prova fondamentale è stata acquisita dai militari dell’Arma nei confronti di Nicolò Girgenti: egli veniva sottoposto allo STUB, ovvero il tampone utile per la rilevazione di tracce da sparo, che, analizzato successivamente presso i laboratori del RIS di Messina, dava esito positivo. Infatti, numerose tracce univoche di polvere da sparo si rinvenivano anche sugli indumenti del Girgenti, sequestrati dai Carabinieri poco prima che lo stesso riuscisse a lavarli. Le indagini hanno dimostrato, altresì, che Girgenti non era estraneo alla piantagione di marijuana coltivata dal D’Arrigo, bensì ne era socio, ma infedele. Infatti, approfittando dell’assenza del partinicese nelle ore serali e notturne, stava trafugando, insieme ad altri complici, le piante dalle serre”.

A riprova di quanto sopra, egli, in un una conversazione intercettata sulla sua utenza telefonica, afferma che in quella coltura aveva investito tanto e si rammaricava solo dell’ “inferno” che ne era derivato.

Nessuna parola di rammarico era rivolta nei confronti del Maresciallo Mirarchi.

Le attività investigative continuano incessantemente per assicurare alla giustizia anche gli altri complici coinvolti nell’efferato omicidio.

In allegato al comunicato anche un video dell’arresto di Nicolò Girgenti

ore 10.23 La parola è passata al Tenente Federico Minicucci, comandante del Norm di Marsala che ha svelato altri particolari delle indagini: “Contestualmente abbiamo condotto indagini che hanno permesso di rinvenire oltre 17.000 piante di marijuana, e di condurre 15 arresti. Fondamentale in tal senso anche l’apporto dei Cacciatori di Calabria”. Il procuratore Pantaleo ha poi aggiunto: “I quantitativi rivenuti sono indicativi della volontà di destinare ad altri mercati le sostanze stupefacenti. Fino a questo momento però, non sono emersi fatti indicativi che possano essere legati alla mafia”.

ore 10.10 Il Maggiore Merola: “Girgenti era il precedente gestore delle serre, fino a marzo, quando formalmente la gestione delle serre fu affidata a D’Arrigo. La prima versione dei fatti di Girgenti fu sottoposta a verifica. Abbiamo capito presto che aveva mentito, appurando dai tabulati telefonici che non stava dormendo e non era a casa quando sono avvenuti i fatti. Le verifiche dei Ris di Messina hanno permesso di constatare che Girgenti aveva partecipato all’azione di fuoco che ha portato all’uccisione di Mirarchi. Dall’attività di indagine è emerso che Girgenti era socio di D’Arrigo. Dalle intercettazioni successive – ha affermato Merola – emerso che Girgenti non fosse rammaricato per la morte del maresciallo, ma per l’investimento sulla coltivazione della canapa andato in fumo. Riteniamo che Girgenti fosse una sorta di socio infedele. Conoscendo le abitudini di D’Arrigo, che intorno alle 17 lasciava le sette per tornare a Partinico, Girgenti ha pensato di attendere la sera per trafugare la piantagione”.

ore 10.05 Queste le parole del Colonnello Stefano Fernando Russo, comandante provinciale dei Carabinieri: “Desidero ringraziare la Procura e gli uomini dell’Arma, con un pensiero rivolto alla famiglia del maresciallo Mirarchi. L’impegno per raggiungere quest’obiettivo è stato corale. Per chiarire cosa è successo quel giorno: il maresciallo Mirarchi ed un collega stavano svolgendo un servizio notturno in un’altra zona. Da lontano hanno visto delle luci e si sono avvicinati. Sentendo parlare in siciliano hanno acceso le torce e si sono qualificati come carabinieri. A quel punto sono stati fatti esplodere i colpi. Vicino i bossoli sono stati trovati fasci di canapa afgana appena estirpati”.

Girgenti Nicolò

Girgenti Nicolò

ore 10.00 Il pm Anna Sessa ha dichiarato: “Anch’io voglio fare un elogio all’Arma dei Carabinieri. Preciso anch’io che è il primo tassello di un’attività di indagine che proseguirà nei prossimi giorni”. La Sessa ha specificato che le armi usate sono una semiautomatica e una calibro 38 e che il Girgenti deve essere sottoposto ancora all’interrogatorio del gip.

ore 9.55 Queste le prime dichiarazioni del Procuratore di Marsala Vincenzo Pantaleo: “Con viva soddisfazione vi comunico l’arresto di uno dei responsabili dell’omicidio di Silvio Mirarchi, frutto di un’intensa attività investigativa. Esprimo il mio ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per questo primo obiettivo raggiunto. Attendiamo altri risultati e lavoreremo tutti in questa direzione perchè si tratta di un crimine vigliacco. L’attività investigativa ha smentito platealmente la versione dei fatti data da Girgenti, accettando che lo stesso partecipò come uno degli esecutori materiali del fatto. Si ritiene che Girgenti e i suoi complici fossero lì per rubare.  I carabinieri li hanno colti sul fatto e si sono presentati . prosegue Pantaleo – e dopo di che, sono partiti colpi di arma da fuoco per uccidere. I colpi sono partiti da armi diverse”.

ore. 9.30 Si svolge presso il Comando provinciale di Trapani, la conferenza stampa relativa all’operazione dei Carabinieri unitamente a militari del ROS e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, in merito alle investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte con il supporto del RIS di Messina, che hanno tratto in arresto l’autore dell’omicidio del Maresciallo Capo Silvio Mirarchi, avvenuto il 31 maggio scorso a Marsala, sulla base del provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale lilibetano. L’operazione ha portato all’arresto del 45enne Nicolò Girgenti.

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