Commosso addio della comunità marsalese al professore Paolo Marrone

Vincenzo Figlioli

Commosso addio della comunità marsalese al professore Paolo Marrone

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mercoledì 31 Maggio 2017 - 16:46

Familiari, amici, colleghi, ex studenti ormai adulti. Erano davvero in tanti stamattina, nonostante la giornata e l’orario lavorativo, a gremire la Chiesa Maria Ausiliatrice dei Salesiani di Marsala per l’ultimo saluto al professore Paolo Marrone, scomparso nei giorni scorsi all’età di 73 anni in seguito agli effetti di una grave quanto improvvisa malattia che lo aveva colpito due mesi fa.

Insegnante di lettere per tanti anni al Liceo Scientifico “Pietro Ruggieri”, Paolo Marrone era noto in città per l’amore che fin da ragazzo ha dimostrato per la cultura umanistica, diventando un vero e proprio punto di riferimento per le sue ricerche storiche e bibliografiche, in particolare su Dante Alighieri e la “Divina Commedia”, di cui possedeva copie molto rare e di grande pregio. L’amore per le lettere, trasmesso ai suoi studenti liceali, ha caratterizzato gran parte della sua vita, senza fermarsi solo all’impegno didattico. Notevoli, com’è stato ricordato alla fine della celebrazione religiosa, i contributi dati anche nel campo della toponomastica e alle attività dell’associazione Storia Patria, di cui è stato per anni componente.

Nei vari interventi non è stato però ricordato solo l’intellettuale, ma anche l’uomo, capace di coniugare un bagaglio culturale più unico che raro con una grande umanità e uno spirito popolare che lo ha sempre tenuto lontano dai riflettori o da vezzi radical chic. Senza tanti clamori, alcuni anni fa, aveva, tra le altre cose, donato volontariamente alla Biblioteca Comunale “Salvatore Struppa” una collezione di volumi dedicati alla storia del fascismo, in modo da lasciare alla nuove generazioni la possibilità di conoscere in maniera più approfondita uno dei periodi più importanti e controversi della storia italiana. Non a caso, nel ricordo di un amico d’infanzia, è stato definito “uno dei figli più nobili della città di Marsala”.

La comunità lilybetana si è stretta intorno alla moglie Ignazia e ai figli Massimiliano e Teresa, nella consapevolezza che la dedizione riservata da Paolo Marrone alla cultura continuerà a lasciare semi importanti nel tessuto socio-culturale della città.

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