Paolo Ruggirello (PD): “La mia candidatura per unire il partito”

Gaspare De Blasi

Paolo Ruggirello (PD): “La mia candidatura per unire il partito”

Condividi su:

venerdì 09 Febbraio 2018 - 06:48

Paolo Ruggirello, ex deputato regionale, alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo sarà candidato al Senato, sia nella quota proporzionale che nel maggioritario nelle liste del Partito democratico.

Onorevole, come è nata la sua candidatura?

“Io sono candidato sull’uninominale al collegio Marsala-Trapani-Monreale, e sul proporzionale al Senato collocato al posto numero tre. Potevo scegliere un sottogoverno che mi era stato proposto, ma io la partita me la voglio giocare nel territorio. Non cerco una assegnazione di un posto, devo vincere questa battaglia per me e per il partito democratico”.

Con il quale nel recente passato ha avuto dei problemi anche relativi alla sua adesione.

Io la tessera del Pd l’ho sempre avuta. Non sono stato capace di fargliela avere anche ai miei elettori. L’ho avuta da quando sono entrato con gli ex Articolo 4 dentro il Pd. Non è da adesso che mi sento del Pd. Qualcuno avrà sicuramente snobbato la mia presenza e il mio ruolo. Nel recente passato ho messo il Partito Democratico nelle condizioni di vincere in molti comuni”.

Quindi per certi aspetti lei si è sentito “trascurato”.

“Io sono un uomo che ha sempre cercato l’incontro e mai lo scontro. La mia storia dice che ho ambito a portare alla vittoria la mia squadra. Anche in questa occasione mi sono messo a disposizione come ho fatto alle scorse regionali quando sapevo di dovere affrontare una competizione agguerrita”.

Ad una certo punto nei giorni scorsi si è parlato di una possibile candidatura di tutti i big del partito. Lei che ne pensa?

“Se il Pd oggi avesse potuto mettere in campo persone ancora più forti penso che l’avrebbe fatto. Se non l’ha fatto ha sbagliato. Io mi sarei aspettato una maggiore forza, con la presenza di tutti i leader, da Tranchida a Gucciardi. Il nostro partito sta attraversando un periodo non esaltante, è in difficoltà. Allora non solo le giovani leve devono metterci la faccia. Adesso io mi auguro che tutti scendano in campo compatti sapendo che se vince Ruggirello al senato e la Orrù alla camera e la Angileri al proporzionale, vince tutto il partito della provincia di Trapani. Voglio anche dire che in tutto lo schieramento politico noi siamo l’unico partito che ha messo in campo esponenti della provincia in grado e in posizioni per essere eletti”.

Se dovesse approdare al senato di cosa vorrebbe occuparsi?

“In quasi dieci anni di attività politica sono sempre stato al servizio del territorio. Continuerei a difendere gli interessi delle nostre zone. Affrontare i problemi con l’intenzione di risolverli”.

A proposito delle grandi tematiche che stanno a cuore ai trapanesi, la situazione dell’aeroporto di Birgi sta precipitando.

“La vitalità dello scalo Vincenzo Florio è importante per tutto l’indotto che produce. Più turisti significano più economia. Io ricordo che la vicenda mi è stata sempre a cuore, avendone intuito per tempo le potenzialità. Sono stato tra i fondatori dell’Airgest, società che gestisce a terra lo scalo di Trapani Birgi. Occorre fare presto e trovare soluzioni immediate. La regione può e deve intervenire per scongiurare il pericolo che il nostro scalo venga abbandonato dalle compagnie aeree, Ryanair in primis”.

Il collegio Marsala-Trapani-Monreale, comprende anche delle realtà fuori dal territorio della nostra provincia. Come intende attrezzarsi?

“Intanto il partito democratico è presente, con circoli e consiglieri comunali in tutte le realtà. Io sono già partito con una camper attrezzato per raggiungere tutti i comuni dove incontrare i cittadini e spiegare il nostro articolato programma”.

Lei ha parlato che il centro sinistra e in modo particolare il Pd dovrà affrontare la campagna elettorale con un occhio alle imminenti elezioni amministrative.

“Nella provincia di Trapani si voterà in 14 comuni. Ci sono consiglieri comunali di mio riferimento ed è inevitabile che in incontrando i cittadini di quelle comunità il discorso scivoli verso le elezioni che si terranno dopo qualche mese”.

Condividi su: