Patrizia Paganelli si candida all’Ars con Sicilia Futura: “Mi impegnerò per le donne e i giovani”

Gaspare De Blasi

Patrizia Paganelli si candida all’Ars con Sicilia Futura: “Mi impegnerò per le donne e i giovani”

Condividi su:

venerdì 13 Ottobre 2017 - 06:56

Patrizia Paganelli è una giornalista romana trapiantata a Marsala ormai da oltre 25 anni. Ha collaborato con le maggiori testate della provincia occupandosi oltre che di sociale anche di politica. Adesso, in occasione della competizione elettorale per il rinnovo dell’ Ars, ha deciso di scendere in campo in prima persona.

“E’ stata una scelta casuale – ci ha detto la collega -. Sono stata contattata dall’onorevole Salvatore Cardinale che mi ha proposto la candidatura. Mi ha convinta perché da tempo sostengo la parte dei più deboli e di chi è senza diritti. Il programma del centro sinistra e di Micari presidente, va in questa direzione”. Per la giornalista, marsalese d’adozione, si tratta della prima candidatura in assoluto.

“Mi muoverò in campagna elettorale come ho sempre fatto nel mio lavoro, discutendo con la gente ed ascoltando molto”. Patrizia Paganelli è capolista di Pdr, la lista che comprende Sicilia Futura e Psi. “Sono in “quota” Sicilia Futura che rappresenta una costola del Pd. Ma cercherò il voto per una Sicilia libera da condizionamenti come lo sono io, che non ho alcuno sponsor”. La capolista di Sicilia Futura parla di una sua campagna elettorale “ricca di contenuti”.

“Se eletta porterò avanti quello che ho sempre sostenuto – afferma Patrizia Paganelli-, ovvero la diminuzione dei costi della politica, a cominciare dal dimezzamento dello stipendio dei parlamentari. Dovessi approdare all’Ars, lascerò metà di quanto spettante per un fondo da indirizzare alle donne vittime della violenza. Sarebbe opportuno anche investire nella ricerca di sistemi utili per creare posti di lavoro per i giovani”. Sui temi che affronterebbe subito legati al territorio, la candidata ha le idee chiare.

“Prima di tutto la questione aeroporto. Se il turismo negli ultimi anni è aumentato in maniera esponenziale nella nostra provincia, lo dobbiamo alla piena operatività dello scalo di Birgi. Occorrono idee oltre che investimenti pubblici e privati. Poi l’agricoltura. Io provengo dalla campagna, ho un’attività imprenditoriale nel settore vitivinicolo nel Lazio. Capisco quanto sia importante il rilancio del settore che va sburocratizzato”.

Condividi su: