Il Pd è un asilo

Vincenzo Figlioli

Il Pd è un asilo

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martedì 29 Luglio 2014 - 08:17

Ora finalmente sappiamo perché il dibattito all’interno del PD marsalese dopo le dimissioni del Sindaco Adamo ha avuto un che di infantile, di gangaruso, fatto di tanti “o joco o rumpu u joco” e “la sedia è mia e guai a chi me la tocca”. È il Pd stesso a svelarlo con un cartello affisso alla porta della nuova sede con su scritto: “questo luogo è un Asilo” (foto).

Detto questo però, il Pd rimane ad oggi l’unico partito in città che si è preso carico del dibattito, tutt’attorno il silenzio. Non una parola da parte di Forza Italia, non una parola del Nuovo Centro Destra, non una parola da Sel, ecc. E quindi il Pd si è ritrovato a fare la parte di tutti: ha gettato il sasso, poi, vedendo che nessuno lo raccoglieva è andato a riprenderselo da solo. Si fa le domande e si da le risposte da solo: il sindaco si deve dimettere! No! si! Allora sei fuori? No sono dentro! Con chi? Col sindaco! Il sindaco no! il sindaco si! Ecc. Troppe risposte a dire il vero: ha risposto pure per il centrodestra, per Sel, per il centro, per la destra destra, per i troskjsti leninisti, per gli ambientalisti, mettendo a nudo tutte le sue anime. Un numero infinito di anime, una per ogni contrada o zona della città, una ogni consigliere o membro di partito che raccoglie voti in quella zona particolare. Tante anime da sembrare, talvolta, riposseduto.

E quindi si può ridere di questo partito, alcune volte fa ridere e tanto ma perlomeno lo fa apertamente, pubblicamente, mettendo a nudo molte delle miserie che lo attraversano… ma di questo dobbiamo essergli grati… il silenzio di tutti gli altri invece mi inquieta perché un po’ è il segno che hanno poco da dire alla città e sulla città e di quel poco, fatto di interessi specifici e concreti di pochi, ne parlano tra loro, nei salotti e nei salottini.  E anche lì, se solo potessimo entrarci e dare un’occhiata, non sarebbe un bel vedere.

Renato Polizzi

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