Pd di Marsala verso il congresso. Vinci: “Serve un segretario che faccia da stimolo per l’amministrazione”

Vincenzo Figlioli

Pd di Marsala verso il congresso. Vinci: “Serve un segretario che faccia da stimolo per l’amministrazione”

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giovedì 15 Settembre 2016 - 06:30

L’impressione è che al congresso straordinario del Pd che si terrà tra fine settembre e i primi di ottobre, sarà tra coloro che avranno più di qualche sassolino da togliersi dalle scarpe. Ad Antonio Vinci, com’è noto, tante cose non sono andate giù nella gestione del partito a Marsala negli ultimi anni, sia quando era ancora in carica quell’amministrazione Adamo di cui era vicesindaco, sia nell’ultimo anno, in cui il sindaco Alberto Di Girolamo ha mantenuto anche il ruolo di segretario comunale. Un arco temporale, quest’ultimo, in cui lo stesso Vinci non ha fatto mancare i suoi rilievi critici durante le sedute consiliari rispetto ad alcune scelte dell’amministrazione comunale.

Ritengo giusto che si vada adesso a un congresso straordinario che nomini un segretario che si occupi del partito a 360°”, spiega il capogruppo, che del resto aveva più volte evidenziato le criticità legate al doppio incarico per Di Girolamo. Sulla possibile candidatura alla segreteria comunale del deputato regionale Antonella Milazzo, Vinci si mostra cauto (“non ho pregiudizi nei confronti di nessuno”). “E’ importante però – ribadisce il capogruppo dei democratici – che il nuovo organismo che verrà nominato organizzi momenti di confronto come faceva Alberto Di Girolamo quando era segretario e io amministratore e ci vedevamo tre volte a settimana. Dopo le primarie, invece, ci siamo riuniti tre volte. Nel frattempo l’amministrazione ha lavorato, ma il partito ha perso un anno e mezzo”. Sull’identikit del nuovo segretario Vinci resta vago, escludendo comunque di essere interessato: “Non riuscirei a mettere tutti d’accordo e del resto non mi sono mai candidato. Serve comunque qualcuno che sappia fare politica, altrimenti gli altri vanno avanti, come fa il Psi, e noi restiamo indietro. Serve un organismo che dia input e indicazioni all’amministrazione”. Alla giunta Vinci suggerisce inoltre di confrontarsi maggiormente con i consiglieri e lancia una stoccata agli assessori: “Non è possibile che stiano fermi nei loro uffici comunali”. Rispetto all’abbandono di Cimiotta e alla questione della commissione turismo, per Antonio Vinci, anche in questo caso, è mancato il partito: “Cimiotta ha detto chiaramente che dopo la sospensione si è sentito abbandonato dal segretario e dalla Milazzo. Calogero Ferreri ha invece subito un’ingiustizia politica da parte di chi in realtà non voleva colpire lui, ma il sindaco e l’amministrazione comunale che non sono stati in grado di organizzare un programma adeguato per le manifestazioni estive”.

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