Penalisti in sciopero per la riforma penitenziaria: “Approvare il testo”

redazione

Penalisti in sciopero per la riforma penitenziaria: “Approvare il testo”

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martedì 13 Marzo 2018 - 17:14

Avvocati penalisti in sciopero oggi e domani. L’Unione delle Camere penali ha deliberato infatti l’astensione dalle udienze e da ogni altra attività giudiziaria del settore penale. Ciò per una “politica esclusivamente carcerogena e carcerocentrica” che ponendosi in contrasto con il principio costituzionale dell’art. 27 e occorrendo “… dare ulteriore appoggio e solidarietà alla lunga e civile protesta di Rita Bernardini e di oltre 10mila detenuti che stanno attuando lo sciopero della fame”, l’Avvocatura penale attua un’immediata presa di posizione per unificare e coordinare gli sforzi di coloro che vogliono l’attuazione della riforma penitenziaria.

Questo quanto si legge nella delibera della giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane per invocare a gran voce l’approvazione immediata dei decreti attuativi e dunque l’intera riforma penitenziaria. Anche gli avvocati penalisti della Provincia di Trapani si sono fermati e si fermeranno anche domani stenendosi dalle udienze. La mobilitazione che oggi si è svolta a Roma vuole essere un ulteriore forte richiamo al Governo affinché, prima dell’oramai prossima scadenza, approvi il testo già sottoposto al vaglio del Consiglio dei Ministri, dando voce a tutti coloro che autorevolmente si sono in questi mesi espressi a favore della riforma. La riforma dell’ordinamento penitenziario voluta dal ministro Orlando, ricorda l’Ucpi, “… è stata salutata dall’Avvocatura penale come una grande riforma organica dell’esecuzione penale con la quale, dopo oltre quaranta anni, si è tornati a porre la finalità rieducativa ed il reinserimento sociale del condannato al centro della legislazione penale nella luce dei principi affermati dall’art. 27 c. 3 della Costituzione e i pareri non vincolanti espressi dalle Commissioni giustizia del Parlamento non possono costituire un ostacolo all’iter di approvazione definitiva della legge, dovendo il Governo restare fedele allo spirito della riforma ed alla lettera della delega”, si legge nel comunicato di protesta.

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