Pericolosi “internettologi”

Claudia Marchetti

Marsala

Pericolosi “internettologi”

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mercoledì 01 Marzo 2017 - 07:30

“Tutti tuttologi col web, coca dei popoli, oppio dei poveri”. Canta Gabbani vincendo il Festival di Sanremo prendendo in giro la società odierna, i radical chic e i leoni da tastiera. Credo fortemente nella tutela dell’articolo 21 della Costituzione che dà a tutti la libertà di pensiero, ma ultimamente, quest’era di “internettologi”, mi si consenta la licenza dell’artista sopracitato, sta mettendo in dubbio quella che era una (mia) certezza. Il fatto che ancora oggi non ci sia una chiara regolamentazione per il vastissimo mondo del Web, ci pone ogni giorno di fronte a soggetti – più o meno famosi – che si “permettono” di avanzare tesi e verità assolute. E più sono personaggi noti e più regalano post a migliaia di persone, spesso fan che credono che quelle affermazioni siano vere. Ciò non fa altro che creare sentimenti comuni di fanatismo, a volte di rabbia o frustrazione. Perché? Perché spesso si tratta di soggetti in preda ad esaltazioni e populismi che, come i politici, hanno imparato a parlare alla pancia e non alle intelligenze del popolo. Nei giorni scorsi è tuonato un post sulle pagine Social del popolare dj Francesco, il figlio del Facchinetti dei Pooh. Uno che cantare non era certo il suo forte, per presentare l’han fatto fuori… e che dovrebbe limitarsi a far radio.

Invece parla a migliaia di persone e dice: “Ieri mattina… è entrato un mostro, una bestia in casa di mio papà. Lì vivono anche i miei fratelli… Questo animale di due metri ha cercato prima di rubare e poi, una volta scoperto da Yuri, lo ha tramortito per poi scappare via… Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo! Se lo Stato non mi difende lo farò da solo”. Caro dj Francesco, se lo Stato non ti garantisce di sparare a chi vuoi, anche a un ladro che ti entra in casa, è perché vieta il pericolosissimo “farsi giustizia da sé”. E c’è anche una legge, anzi più di una, che te lo vieta: in primis l’articolo 52 del Codice penale che afferma che la legittima difesa è ammessa “sempre che la difesa sia proporzionata all’offesa”. Faccio un esempio: se l’energumeno entrato a casa di papà Facchinetti, a parte essere alto due metri, a portata di mano avesse solo un piede di porco, mentre in casa qualcuno, di mattina e alla luce del sole, avesse avuto una pistola e gli avesse sparato dei colpi, questa non è legittima difesa, caro dj Francesco, ma è eccesso colposo (art. 55 c. p. ). Si parla tanto di modificare questa legge, e già lo si è fatto. Se si continuerà a mettere paura alle persone arriveremo ad ammazzarci. Così magari ci estingueremo. In fin dei conti hanno scoperto altri sette pianeti…

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