Pesca a strascico illegale: i dati dell’Area marina protetta delle Isole Egadi

Audrey Vitale

Pesca a strascico illegale: i dati dell’Area marina protetta delle Isole Egadi

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lunedì 27 Ottobre 2014 - 17:29

La Direzione dell’AMP  “Isole Egadi”  rende pubblici  i risultati del monitoraggio sulla pesca a strascico illegale sotto costa, effettuato all’interno delle acque della riserva marina. Il monitoraggio è stato reso possibile acquisendo dal Comando Generale delle Capitanerie di porto, per il tramite del Compartimento marittimo di Trapani, i dati relativi ai segnali blue-box, i dispositivi satellitari per la rilevazione della posizione delle motobarche da pesca di lunghezza superiore ai 15 metri, registrati all’interno dell’AMP.

Un primo monitoraggio è stato effettuato per il periodo dal 1 gennaio 2011 al 31 luglio 2012, nei primi 18 mesi dall’entrata  in vigore del nuovo Regolamento dell’AMP:  in  tale periodo i dati hanno accertato il verificarsi di 71 incursioni in zona A (divieto integrale), 512 incursioni in zona B  (divieto parziale) e 1.210 passaggi sospetti in zona C  (dove è consentito solo il transito  delle barche a strascico, previa autorizzazione). Il secondo monitoraggio è stato effettuato per il periodo dal 1 agosto 2012 al 31 dicembre 2013, e ha  evidenziato 30 incursioni in zona A, 356 incursioni in zona B  e  865 passaggi  “sospetti” in zona C (cioè alla velocità di navigazione con cui viene esercitata la pesca a strascico). Si è pertanto registrata una riduzione molto significativa degli abusi, di oltre il 57% per le zone di massima tutela (dove tali violazioni sono reato), di oltre il 30% in zona B e del 28% in zona C.  “Un risultato eccezionale  –  commenta  il Sindaco di Favignana  e  presidente dell’AMP, Giuseppe Pagoto  –  raggiunto grazie ad un mix di fattori: in primis il  posizionamento attorno alle coste dell’isola di Favignana, nel giugno 2013,  dei  dissuasori  antistrascico, finanziati dal Ministero dell’Ambiente.”

“Si tratta  –  spiega il Direttore dell’AMP, Stefano Donati  –  di  sistemi di deterrenza passiva, anche ripopolanti, che scoraggiano le violazioni, poiché fanno perdere le reti ai pescatori abusivi; ma hanno contribuito a questo risultato anche la continua presenza in mare del personale AMP, le azioni di denuncia e le  revoche delle  autorizzazioni, per i casi più gravi.  Abbiamo anche registrato una maggiore consapevolezza da parte dei pescatori ed è cresciuto il dialogo con tutta la categoria, dalle cooperative, alle Associazioni, fino ai Consorzi”.  “Ovviamente  –  prosegue Donati  –  hanno  svolto un ruolo di primissimo piano  tutte  le Forze dell’Ordine  operanti  in mare  e  soprattutto  la Capitaneria di porto, con tutti gli uffici  territoriali  impegnati nella prevenzione  e nella repressione degli illeciti: oltre alle ordinarie attività di pattugliamento e controllo, la CP Trapani si è attivata per il controllo continuo, da remoto, dei tracciati AIS, richiamando via radio le unità che accedevano in zona interdetta”.

Anche per tali ragioni, in occasione dell’insediamento del nuovo Comandante della Capitaneria di Porto di Trapani, C.V.  Giuseppe Guccione, e del commiato del Comandante uscente, C.V. Giancarlo Russo,  avvenuto il 17 ottobre scorso,  l’Area marina protetta e il Comune di Favignana hanno voluto regalare una targa ricordo al Com.te Russo, “per l’eccezionale impegno a supporto dell’Area Marina Protetta Isole Egadi”.

Lo strascico sotto costa, all’interno della batimetrica dei 50 metri, è vietato in tutta Italia da una legge nazionale, anche fuori delle aree marine protette. La pesca a strascico sotto costa distrugge i fondali, danneggiando coralligeno e praterie di Posidonia oceanica, e depaupera la risorsa ittica, catturando anche pesci allo stadio giovanile, non commercializzabili, costituendo in più  una concorrenza sleale per la piccola pesca artigianale e per la pesca strascico svolta al largo, nel rispetto delle regole. Tale fenomeno è particolarmente grave in un’area marina protetta, perché ne vanifica l’effetto ripopolante.   “Riteniamo probabile  –  conclude Donati  –  che il monitoraggio  dello strascico sotto costa nel 2014 ci riservi un dato ancora più confortante, con una ulteriore riduzione degli abusi. E stiamo avviando i progetti per il potenziamento dei dissuasori. Ci auguriamo, quindi,  di proseguire questa straordinaria collaborazione con la Capitaneria di Porto e per questo rivolgiamo al Com.te Guccione un caloroso benvenuto e un augurio di buon lavoro”.

Audrey Vitale

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