Antonella Ingianni: “Il Comune di Marsala non ha un piano di gestione del verde pubblico”

Gaspare De Blasi

Antonella Ingianni: “Il Comune di Marsala non ha un piano di gestione del verde pubblico”

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giovedì 29 Novembre 2018 - 06:46

Antonella Ingianni, docente di agronomia e libera professionista. Il suo nome più volte è stato accostato a possibili presenze in giunte amministrative di Marsala, vista la sua competenza in tema di verde l’abbiamo incontrata per conoscere il suo pensiero su quanto sta accadendo in questi giorni a Marsala.

Professoressa, ci dia un parere sulla situazione del verde pubblico a Marsala…

Il comune di Marsala non ha un piano di gestione del verde pubblico, cioè quello strumento che normalmente prevede il censimento, il regolamento, la pianificazione, i criteri per la progettazione e realizzazione, il piano di monitoraggio e gestione del patrimonio “verde”. Ad eccezione di discutibili potature delle ormai stressate e a volte danneggiate alberature stradali, non mi pare che si faccia altro. Non so (ma francamente non è evidente) se gli addetti al verde pubblico abbiano una specifica formazione. In sintesi dico che la situazione è pessima e mi pare che i nostri amministratori non sappiano che il verde è un elemento di qualificazione del territorio”.

Di recente il comune ha tagliato tutti gli alberi della via Amendola. Lei è d’accordo?

Non conosco gli elaborati del progetto di via Amendola. Ma – da quello che ho visto passando – deduco che non si tratti di un lavoro volto all’inserimento di “verde”. Mi pare che l’orientamento sia quello di “ impermeabilizzare” e non di trovare spazi – anche minimi- per le piante. In linea generale sono per la salvaguardia degli alberi. Ma quando non ci sono alternative al loro mantenimento, la via è la sostituzione non l’eliminazione. La progettazione e la successiva realizzazione del verde sono il risultato di una attenta analisi del luogo e di specifiche valutazioni tecniche. Progettare è un’attività complessa, non è una risposta a “cosa si può mettere?”. Potrei dire due o tre nomi di piante, ma se lo facessi mutuerei l’arrogante atteggiamento che molti hanno quando si parla di piante” .

I pini piantumati decenni fa stanno provocando danni all’asfalto notevoli. Come intervenire, per esempio, davanti il comando dei vigili urbani dove ormai non si può più transitare a piedi?

Gli errori progettuali (non so se si tratta di un’area verde progettata) e ancor di più l’improvvisazione (“piantiamoli dove c’è spazio”) , non portano a niente…anzi sono dannosi. Nel caso specifico non ricordo se i pini sono stati piantati prima o dopo la realizzazione delle piste asfaltate….., in ogni caso penso che sia necessario un intervento importante, ben studiato, capace di rendere l’area sicura e di non far perdere i servizi ecosistemici che ogni albero offre”.

I Comuni dovrebbero avere nella loro pianta organica la presenza di un agronomo e invece anche Marsala ne è priva. Che ne pensa? La presenza di un tecnico del settore potrebbe essere utile?

“Nella pubblica amministrazione è normale che in ogni settore ci siano tecnici adeguati alle funzioni che devono svolgere. Chiederebbe dell’utilità del cardiologo in ospedale?”

In questi giorni si sta procedendo alla potatura degli alberi di via dello Sbarco, via Mazzini e via Mario Nuccio. Dopo pochi mesi ricrescono le fronde in modo scriteriato tanto che negli incroci i semafori non si vedono più. Che fare?

“A questa domanda, come tecnico, ho risposto tante volte nel corso degli anni. Inutilmente. Ora, intendo solo riportare testualmente le stesse parole di Margherita , una bambina di tre anni, che ieri mattina passando con suo padre da via Mazzini ha detto: “Sono triste stanno tagliando gli alberi”. Spero che Margherita , con la sua potenza espressiva, segni una svolta”.

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