Pista ciclabile: cattiva esecuzione del tracciato. Il sindaco Tranchida: “Chi ha sbagliato pagherà”

Claudia Marchetti

Pista ciclabile: cattiva esecuzione del tracciato. Il sindaco Tranchida: “Chi ha sbagliato pagherà”

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mercoledì 01 Ottobre 2014 - 15:41

Chi ha sbagliato pagherà, sia l’impresa favarese per la non corretta esecuzione dei lavori, sia la Direzione dei Lavori per il mancato tempestivo intervento, sia i mass media che hanno continuato a dare notizie false nonostante le formali richieste di smentita e rettifica avanzate dal Comune a fronte della bolla mediatica, in parte avanzata dall’opposizione politica. Queste le determinazioni del Sindaco Tranchida, al rientro da una breve pausa di relax fuori sede, che con provvedimento extra gestionale (…negli EE.LL. vige il principio della separazione amministrativo-gestionale !!! da quella d’indirizzo politico…), richiamando il potere/dovere di vigilanza sul buon andamento degli uffici e dei servizi, ha impartito specifiche disposizioni. In tale direzione e’ stato dato mandato al Segretario generale dr Barone ed al Comandante della Polizia Municipale, avv. Caradonna che ricopre anche l’incarico di Resp.le dell’ufficio Legale, circa la contestazione in danno e con oneri accessori, anche utilizzando la fideiussione contrattuale, nei confronti della ditta rea della non corretta esecuzione a “regola d’arte” dei lavori in interesse (mancata sistemazione del fondo stradale, mancata sistemazione degli scivoli sui marciapiedi utilizzati per la promiscuità di movimento pedoni e biciclette – nei tratti consentiti  dal codice della strada, attesa l’ampiezza del marciapiedi -, errata pitturazione di tratti di marciapiedi, non corretta e lineare pitturazione del percorso ciclabile) interessanti il tracciato colorato della ciclabile. Anche con l’ausilio di eventuale professionista in campo legale e dei lavori pubblici, i prefati funzionari saranno chiamati ad accertare anche su eventuali responsabilità per sottovalutazioni del RUP/Direttore dei Lavori – invero allertato dall’Assessore Grandi Opere il 24/9 e dal Sindaco con sms ed a seguire mail nei gg 25 e 26 Settembre, circa le prime verifiche e notizie acquisite sulla non corretta esecuzione dei lavori – che per intanto viene sostituito con altro dipendente comunale individuato dallo stesso Sindaco. Ed ancora, l’avvio di una citazione in giudizio e danno d’immagine nei confronti di una testata giornalista nazionale quale Repubblica, per avere, nonostante le formali richieste di replica e smentita, su Repubblica.it edizione di Palermo, continuato a diffondere in maniera non rispondente al vero la notizia del costo di 250.000€ per la pitturazione dei tratti urbani della ciclabile – invero a fronte dei 30.000€ previsti ed onnicomprensivi della segnaletica verticale ed ulteriore orizzontale ancora da realizzarsi – amplificando la bolla mediatica costruita sul web anche da alcuni noti e ben individuabili oppositori politici dell’amministrazione ericina, oltre che da populisti e qualunquisti perditempo su FB. “La città di Erice non merita tale gogna mediatica – dichiara il Sindaco Tranchida – tanto vale nei confronti della ditta appaltatrice che per le eventuali responsabilità degli uffici nonche’ di alcuni soggetti, mass media compresi, che in maniera diffamatoria hanno speculato sul buon nome della città. I danni d’immagine sono rilevantissimi e sconti non ne faccio ad alcuno. Chi ha sbagliato pagherà in tutte le sedi, pedalando come non mai. Erice e i suoi bambini ed i turisti nordici assai graditi – continua Tranchida – fruiranno della pista ciclabile, sia nel tratto costiero, urbano che montuoso, non appena completati i lavori da eseguirsi nei percorsi prestabiliti come da progetto originario approvato e validati dagli Enti competenti. Tale pista, altresì, vedrà pedalare e in tutte le sedi, chi ha sbagliato, con dolo, per sottovalutazione o per grave e reiterata violazione informativa e diffamatoria. Non un solo centesimo di danno, materiale ed immateriale ricadrà sugli ericini. Giova precisare – conclude Tranchida – che la scelta del colore rosso, come da Codice della Strada, quale tracciato della pista ciclabile dei lavori urbani appena iniziati, verrà confermata onde allertare prontamente la stragrande maggioranza dei locali automobilisti non preparati a tale movimentazione urbana alternativa, al pari meritoria di rispetto e precedenza come per i pedoni”.

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