Il PLI fa un passo indietro sulla candidatura a sindaco di Diego Maggio. E attacca la slealtà dei “soliti politicanti”

Vincenzo Figlioli

Il PLI fa un passo indietro sulla candidatura a sindaco di Diego Maggio. E attacca la slealtà dei “soliti politicanti”

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lunedì 30 Marzo 2015 - 18:05

Il presidente nazionale del Partito Liberale Stefano De Luca e il segretario provinciale Franco Priulla fanno un passo indietro rispetto alla candidatura dell’avvocato  Diego Maggio alle prossime elezioni amministrative. Una decisione che non nasce da un mutato giudizio sulle qualità del professionista marsalese, ma dalla volontà di tutelarlo. I dirigenti liberali si dicono delusi dal quadro politico che si sta definendo per la città di Marsala, accusando i notabili lilibetani e “i soliti politicanti”, di non accettare “di mettere da parte le proprie ambizioni per sostenere una persona come l’avvocato Diego Maggio”.

A seguire, il comunicato integrale.

Volevamo cominciare da Marsala – come avvenne 155 anni fa – a cambiare l’Italia prima che fosse troppo tardi. Perché, non solo la nostra bella città, ma l’intero Paese è sull’orlo del baratro per colpa di una politica disastrosa. Purtroppo gli uomini e le donne di oggi non hanno lo stesso coraggio, non pensano al futuro dei giovani, né anelano alla libertà e alla dignità come i loro antenati. Credendo sincero l’auspicio di un cambiamento che tutti proclamano, abbiamo proposto un professionista rispettabile e rispettato, che ha già dato ampliamente prova del suo impegno per la diffusione delle risorse marsalesi nel mondo, che conosce la buona politica pur non appartenendo ad alcun partito, che non è di destra né di sinistra, visto che il fallimento è opera dei mediocri che annaspano nel malcostume di entrambe le coalizioni.

Il Partito Liberale, costituito da persone che non cercano gloria né potere, proponendo ovunque candidature al di sopra delle parti, tenta di recuperare alla democrazia quel 50% di elettori che disertano le urne perché disgustati da questa politica. Non ci stiamo riuscendo perché i soliti politicanti non accettano di mettere da parte le proprie ambizioni per sostenere una persona come l’Avv. Diego Maggio. In queste condizioni, nessun nuovo soggetto diventerà sindaco, come la città meriterebbe.

Pur rimanendo a disposizione nel caso di provvidenziale ripensamento, ci ritiriamo delusi ma con la coscienza di avere fatto tutto il possibile per compiere il nostro dovere civico. Non abbiamo trascurato alcun tentativo di dialogo e mediazione, anche se ci siamo continuamente imbattuti in intrighi, menzogne, calunnie e falsità di ogni genere. A dissuaderci definitivamente è stata la slealtà di tante persone subdole, cui i cittadini non dovrebbero più accordare stima e fiducia né considerare notabili della città.

È giusto che i marsalesi sappiano che a contendersi il potere rimangono ora gli stessi che hanno determinato il degrado in cui Marsala versa. In mancanza di un’iniziativa spontanea di persone responsabili, che il PLI intende ancora sollecitare, non ci sarà futuro per la città né per l’Italia. È inutile illudersi, né, dopo, recriminare”.

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