Ancora polemiche nel Partito Democratico. Giacalone attacca il segretario

Gaspare De Blasi

Ancora polemiche nel Partito Democratico. Giacalone attacca il segretario

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giovedì 26 Febbraio 2015 - 17:01

Continuano le polemiche a distanza all’interno del Partito Democratico lilybetano. Dopo le primarie e mentre i democratici sono impegnati nella difficile definizione delle alleanze definitive, si è registrata, come raccontato anche dal nostro giornale, l’entrata in scena dell’ex sindaco Salvatore Lombardo. In una riunione tenutasi nei giorni scorsi il notaio marsalese avrebbe annunciato l’intenzione  di scendere in campo a sostegno di un  candidato sindaco alternativo ad Alberto Di Girolamo. In questo incontro era presente anche uno dei candidati alle scorse primarie del PD, Luigi Giacalone. Ne è nato un botta e risposta tra quest’ultimo e il segretario Alberto Di Girolamo, che ieri si è arricchito di una nuova puntata. “Ho ricevuto – scrive Luigi Giacalone – un cortese invito dal notaio Salvatore Lombardo, persona da tutti molto stimata, che ho ritenuto di accogliere. Mi sarei aspettato che Di Girolamo mi avesse chiesto che cosa ho sostenuto in quest’incontro invece di ricevere solo ingiurie gratuite. Forse che la politica non è fatta anche di ascolto? E’ attraverso il confronto che è possibile migliorare le relazioni, chiarire i problemi,  per rendere vincente la prospettiva e la candidatura del segretario Di Girolamo, al quale io avrei volentieri riferito dell’esito dell’incontro”. Giacalone si lamenta anche del fatto che nessuno si sia chiesto quale posizione sia  andato a sostenere durante il suo incontro con Salvatore Lombardo. “Di Girolamo – afferma ancora il dirigente sindacale –  dovrebbe rendersi conto che la politica è fatta di incontri che servono per capire, per crescere, per migliorare e lui da questo punto di vista dovrebbe innanzitutto cucire i rapporti all’interno del P.D. anziché lanciare anatemi”. Infine Giacalone afferma di riconoscere come legittima la candidatura di Alberto Di Girolamo e di non averla mai rinnegata”. Come è costume del nostro giornale ci siamo premurati di sentire anche l’altra “campana”. “Non ci sono parole per commentare l’intervento di Giacalone – ci ha detto Alberto Di Girolamo -. Chi ha partecipato alle elezioni primarie del Pd, non va a  sentire in una riunione se ci sono candidature alternative a chi lo ha battuto. Il problema non è quello che ha detto o ascoltato Giacalone, ma la sua inopportuna presenza in riunioni del genere”. Di Girolamo afferma anche che del comportamento di Giacalone sono stati informati gli organismi provinciali e regionali. “L’impegno pubblico che avevamo preso come candidati alle primarie era quello di sostenere chiunque di noi tre avesse vinto – conclude Di Girolamo, riferendosi oltre a se stesso e a Giacalone anche all’altra contendente sconfitta, Anna Maria Angileri -. Io mi sarei adoperato in caso di sconfitta per la vittoria del candidato del partito alla carica di sindaco”.

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