Il portamonete ritrovato

Claudia Marchetti

Il portamonete ritrovato

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mercoledì 18 Febbraio 2015 - 10:06

Il 16 febbraio, la giornata presenta il cielo coperto e minaccioso di pioggia. Il grigiore diffuso induce ad un umore uggioso e mesto. Lungo il cassero poca gente di mattina.

I negozi, essendo un lunedì, restano chiusi. Volendo prendere un caffè, entro nella torrefazione di via Grazia Vecchia alla confluenza con via Abele Damiani. Il locale, solitamente affollato, all’indomani della serata di Carnevale, è quasi deserto. Sono accolto con sorrisi e gentilezza dalle ragazze che vi lavorano alle quali chiedo se una ventina di giorni fa sia stato lasciato su un tavolo un portamonete. Infatti, lo avevo smarrito e non mi ero premurato di ripercorrere l’itinerario di quella giornata per ricercarlo nei luoghi in cui mi ero recato. Dopo qualche approccio al mercato, in farmacia e altrove avevo abbandonato l’idea e ne avevo comprato un altro. Ma oggi, giorno privo di sole e di vivacità, ecco l’improvvisa lieta sorpresa. Alla mia domanda, Francesca, Martina e Ramona, quasi in coro mi rispondono di si: un portamonete era stato dimenticato. Lo avevano conservato e ora me lo consegnano con il contenuto che superava appena una decina di euro. Le ringrazio vivamente apprezzando la loro correttezza ed onestà e promettendo che avrei dedicato loro una nota di cronaca rivolta a divulgare l’ episodio. E a questa notizia desidero associarne un’altra anch’essa edificante. Camminavo lungo via Garibaldi ed avevo superato la Porta a lui dedicata quando, da una comitiva di turisti che mi erano vicini, mi si accosta un signore che mi chiede se fossi di Marsala. Rispondo che lo sono da cinque generazioni. Al che mi dice: noi siamo di Cinisello Balsamo e stiamo per lasciare la Sicilia; ma prima di partire desidero esprimere ad un marsalese la buona impressione che conserveremo di questa città per due ragioni: i cortili di questa bella città sono tenuti in ordine e ben puliti mentre quelli di Palermo sono immersi nella sporcizia e ci ha sorpreso il fatto che ad ogni acquisto o consumazione qui ci è stato rilasciato lo scontrino fiscale. Da Messina a Palermo nessuno rilascia scontrini. Fra non molto ritorneremo per soggiornarvi per più giorni. L’ho ringraziato della spontanea espressione di apprezzamento senza tentare alcuna smentita. Ma, fra me, pensavo che per loro fortuna quei turisti non avevano avuto bisogno delle prestazioni di un artigiano o di un libero professionista.

Elio Piazza  

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