Si tratta del terzo ritrovamento, negli ultimi 3 mesi, di armi abusive

Si era costruito un fucile artigianale, Antonio Galia, il pastore di 36 anni arrestato dai militari della Stazione di Locogrande per il possesso abusivo dell’arma.

Si tratta del terzo ritrovamento negli ultimi mesi, sempre nelle campagne del trapanese per lo stesso reato. Nei primi giorni di dicembre, a seguito di alcune perquisizioni erano state rinvenute una pistola semiautomatica e numerose munizioni nella disponibilità di tre pastori marsalesi e, pochi giorni dopo, all’interno di un ovile erano stati recuperati due fucili, di cui uno a canne mozze, ed il relativo munizionamento.

Antonio Galia

Galia si era costruito un vero e proprio fucile artigianale con due tubi avvitati tra loro e un rudimentale meccanismo di scatto. Lo scorso 19 febbraio i Carabinieri di Locogrande, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, hanno perquisito l’abitazione e l’ovile di proprietà del pastore, nella frazione di Guarrato.
Oltre all’arma rudimentale debitamente scomposta (i tubi erano occultati nella stalla sotto un cumulo di paglia, il meccanismo di scatto era invece stato smontato e nascosto tra le tegole del tetto)  è stata trovata una cartuccia calibro 28.
Probabilmente l’arma era stata scomposta non solo al fine di renderne più difficile il ritrovamento, ma nella convinzione che comunque nessuno sarebbe potuto risalire alla reale destinazione dei pezzi se trovati singolarmente. L’esperienza dei militari ha però consentito l’immediato riconoscimento degli oggetti rinvenuti come parti di un fucile grezzo.

I Carabinieri stanno ancora indagando per per risalire all’origine del fucile e al suo costruttore ed individuare a quali scopi fosse destinata l’arma.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Questa mattina Galia è stato ristretto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione con l’apposizione del braccialetto elettronico.