Il prefetto Falco: "Procedure più veloci per le richieste di asilo politico"

Vincenzo Figlioli

Il prefetto Falco: "Procedure più veloci per le richieste di asilo politico"

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mercoledì 19 Novembre 2014 - 17:39

Ancora incentrata sulla gestione dell’accoglienza in provincia di Trapani la conferenza stampa tenuta oggi dal prefetto Leopoldo Falco. Numerose le novità comunicate ai giornalisti, tra cui, la più importante, riguarda le commissioni tenute a valutare le istanze dei richiedenti asilo. Il Ministro degli Interni Alfano ha infatti firmato nei giorni scorsi un provvedimento che garantirà procedure più veloci. La commissione già presente a Trapani verrà infatti affiancata da un’altra sottocommissione e, soprattutto, non dovrà più occuparsi delle istanze riguardanti i territori di Agrigento ed Enna. E, come ha ricordato il prefetto, è stata spesso la lentezza con cui sono state valutate le storie dei richiedenti asilo a determinare proteste e disagi nei centri.
Pur sottolineando che la provincia di Trapani resta “la regina dell’accoglienza” con quasi 3000 presenza, Falco ha sottolineato che rispetto a qualche mese fa c’è stata una maggiore distribuzione tra le diverse regioni italiane, annunciando contestualmente la chiusura del Cara di Salinagrande e l’apertura di un nuovo centro d’accoglienza presso l’hotel “Villa Sant’Andrea” di Valderice. La struttura verrà gestita dalla cooperativa “Badia Grande” di Trapani, che si occupa anche dello Sprar di Bonagia e dal 30 novembre gestirà anche il CIE di Milo, confermandosi una delle realtà più presenti sul territorio provinciale anche dopo l’arresto di don Sergio Li Brizzi, il direttore della Caritas diocesana, che, a sua volta, ha sempre avuto in Badia Grande una cooperativa di riferimento.
Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, il prefetto è tornato a sottolineare come occorra vigilare sulla gestione dell’accoglienza in provincia di Trapani, che muove sul territorio circa 20 milioni di euro. “E movimenti di questo genere – ha ribadito il prefetto – non sfuggono mai alla criminalità”.

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