Presentato il SIA, sostegno a famiglie bisognose che verranno incluse socialmente con una programmazione

redazione

Presentato il SIA, sostegno a famiglie bisognose che verranno incluse socialmente con una programmazione

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venerdì 04 Novembre 2016 - 17:36

Si è svolta stamattina la conferenza stampa indetta dal Distretto Socio-Sanitario n. 52 Marsala e Petrosino, sul SIA, Sostegno per l’Inclusione Attiva, un progetto triennale del Ministero del Lavoro, che prevede un sostegno economico alle famiglie disagiate con figli minori, disabili o con donne incinte dal quarto mese, in possesso di un reddito ISEE inferiore o uguale a 3mila euro. Il contributo detto “social card” va dagli 80 ai 400 euro. Come affermato dal sindaco Alberto Di Girolamo, “… è un’opportunità per combattere la povertà”. “Le domande, attualmente 800 a Marsala e 80 a Petrosino, vanno presentate al Comune; poi sarà l’Inps a fare l’istruttoria e a stilare una graduatoria”, ha detto l’assessore al ramo Clara Ruggieri. “Chi beneficerà del progetto verrà accompagnato in un percorso predisposto dai Servizi Sociali per combattere l’esclusione sociale, attraverso diverse attività, corsi di formazione, assistenza educativa in partnership con il Centro per l’Impiego”, ha fatto sapere l’assessore del Comune di Petrosino, Marcella Pellegrino.

Alla presenza del vice dirigente Aldo Scialabba, della responsabile tecnico dell’iniziativa, Rosellina Adamo e dell’assessore del Comune di Castelvetrano, Giovannella Falco, ad illustrare il SIA è stato il consulente esperto Renato Briante: “Si tratta del primo progetto permanente a differenza degli altri finanziati dall’Unione Europea; ha una durata triennale ed in questo arco di tempo si possono aiutare i comuni, creare le strutture adeguate per sostenere le famiglie bisognose, far capire loro come trovare o creare possibilità di lavoro. Ci sono alcuni step da seguire: l’inclusione attiva oggi è l’indirizzo politico di tutti i paesi membri dell’UE, ma dobbiamo fare programmi concreti. Inoltre gli enti locali dovranno creare una rete, un’equipe formata da reppresentanti dei soggetti attivi e da un Case Manager che dovranno seguire l’inclusione degli utenti interessati”. Il SIA gode di un finanzimento di due milioni di euro, ma questi serviranno per creare le strutture e l’equipe apposite.

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