Processo “Papa – Gentile”, secondo Vincenzo Papa i Gentile avevano dei bastoni, ma i figli dicono che le percosse furono date a mani nude

Chiara Putaggio

Processo “Papa – Gentile”, secondo Vincenzo Papa i Gentile avevano dei bastoni, ma i figli dicono che le percosse furono date a mani nude

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martedì 05 Maggio 2015 - 17:27

Nella prossima udienza del 7 maggio sarà ascoltato Giuseppe Gentile

 La deposizione di quattro imputati è stata al centro dell’ultima udienza che vede sette persone alla sbarra per rissa, danneggiamenti, lesioni e minacce. Si tratta di un procedimento connesso ad un grave fatto di cronaca che ancora è vivido nella memoria dei Marsalesi, l’omicidio di Gaspare Gentile, deceduto l’1 giugno 2008 perché raggiunto da un colpo di pistola alla nuca. Per questo è stato condannato, in via definitiva, Francesco Papa, 31 anni, di Marsala.  Ma prima del tragico epilogo ci fu una violenta lite tra le famiglie Papa e Gentile, connessa all’acquisto di un terreno. E per queste altre vicende è in corso il processo innanzi al giudice monocratico Torre. Sono imputati: Vincenzo, Francesco, Gaspare e Alessandro Papa difesi dall’avvocato Biondo di Palermo, e Antonio, Giuseppe e Angelo Gentile. Ieri ha deposto per primo Vincenzo Papa che ha riferito che il colpo che subì alla testa lo scagliò Vincenzo Lombardo (già processato e condannato, in primo grado, ad un anno e sei mesi di reclusione con pena sospesa). Poi si è passato a parlare della corsa tra le due auto e Vincenzo Papa ha dichiarato che al volante della Lancia della famiglia Gentile c’era Giuseppe e che gli altri due, Massimo e Gaspare, erano abbassati. “Quando sono scesi dall’auto – ha detto in aula  avevano in mano bastoni ed altri arnesi”. “Ma – ribatte l’avvocato Ferracane, difensore dei Gentile – già nella precedente udienza, Marco Papa, all’epoca dei fatti 14enne, aveva riferito che nessuno delle due famiglie aveva mazze, zappe, bastoni”. Concordi con il fratello Marco anche Alessandro e Gaspare Papa che hanno chiarito che le lesioni, o meglio, i graffi, furono provocati dalla mani nude. Gaspare Papa ha anche detto di essere salito sull’auto dei Gentile, ma di non aver danneggiato né il parabrezza, né il vetro.

L’ultimo a deporre è stato Antonio Gentile, padre di Gaspare ragazzo ucciso l’1 giugno 2008, che ha detto di essere stato aggredito la sera del 30 maggio 2008, da Vincenzo e Francesco Papa, in casa di Marino dove era andato per parlare del terreno. “Quella sera mi fecero un occhio nero – ha detto – poi mi sono recato dai Papa per dichiarare la mia disponibilità a cedere il terreno, ma fui offeso”. Nella prossima udienza del 7 maggio sarà ascoltato Giuseppe Gentile.

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