Il produttore Josko Gravner accetta l’invito dell’assessore Barraco: a Marsala tra buoni consigli e ottimo vino

Claudia Marchetti

Il produttore Josko Gravner accetta l’invito dell’assessore Barraco: a Marsala tra buoni consigli e ottimo vino

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mercoledì 23 Marzo 2016 - 16:57

Martedì Marsala ha ospitato il rinomato produttore friulano Josko Gravner. Il Complesso San Pietro, gremito di studenti, di appassionati e di turisti, hanno accolto uno dei più grandi imprenditori vitivinicoli, che ha voluto essere presente a Marsala su invito dell’assessore all’Agricoltura Antonino Barraco. Tra esperienze di vita, filosofia produttiva a rapporto con natura, l’incontro si è spostato presso la Biblioteca comunale dove oltre 150 persone, tra cui oltre 30 produttori vitivinicoli provienienti da tutta la Sicilia, hanno potuto assistere al racconto di uno dei grandissimi del mondo del vino. Josko inizia partendo dalla sua infanzia, quando, rientrando da scuola, raggiungeva il padre in vigna per poter apprendere tutto quello che c’era da sapere sulla viticoltura. Proprio dal padre ha ereditato l’amore per quello che è divenuto il suo vitigno di riferimento, la ribolla gialla che, racconta Gravner “… faceva sorridere mio padre quando la degustavamo perché rappresentava la sua terra”.

Gravner a Marsala

              Gravner e Barraco insieme ai produttori siciliani

La storia del vignaiolo parte dalle alte rese per ettaro degli anni ’70, ai viaggi in USA dove ha assoporato vini dagli aromi sintetici (“capìì quello che non si doveva fare per produrre vino”), fino alla scarsa vendemmia del ’96 che però gli permise di sperimentare diverse forme di vinificazione. Ma fu in Georgia che Gravner sperimentò la vinificazione in anfora: la terra caucasica era “pura, priva di carmio e piombo”. I suoi vini sostano in anfora per 1 anno, sono 6 gli anni di affinamento in botti di rovere di slavonia prodotte da Garbellotto, con legni di 3-4 anni di stagionatura. Gravner il suo rapporto con il disciplinare DOC Collio, l’amicizia con Luigi Veronelli, il rispetto per l’ambiente, per gli animali, la biodinamica. Simpatico il siparietto con l’amico giornalista Gabriele Zanatta che gli chiede se sia vero che vada al ristorante con le proprie bottiglie di vino. Questa la risposta del vignaiolo: “Hai mai visto Enzo Ferrari andare in giro con una Porsche?”. La serata si è poi conclusa con una cena alla quale hanno partecipato tanti produttori dando vita ad uno scambio di pensieri, opinioni e assaggi che sono la linfa vitale per far crescere il nostro territorio.

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