A proposito della riscossione dei tributi locali, ci scrive un lettore

Claudia Marchetti

A proposito della riscossione dei tributi locali, ci scrive un lettore

Condividi su:

martedì 09 Settembre 2014 - 17:54

Ill.mo Dott. Giovanni Bologna, attuale Sindaco del Comune di Marsala, nella qualità di Commissario straordinario, chi le scrive è un cittadino Marsalese in pensione, Salvatore Mannone nato e residente a Marsala nella c/da Ventrischi n° 444/A. Ho molto apprezzato il Suo impegno e le iniziative poste in essere per la città sin dal primo giorno del Suo insediamento. Se mi è consentito, fermo restando il Suo autorevole ed intelligente impegno, Egregio Sig. Sindaco, vorrei esprimere un mio personale parere in merito alle notizie di stampa circa la chiusura di Riscossione Sicilia. Riguardo alla riscossione dei tributi locali non conosco le ultime normative di legge che regolano tale materia, se però la potestà amministrativa, riguardante l’oggetto, consente oggi al Sindaco ed agli Organi Istituzionali che rappresentano l’Amministrazione, di poter decidere le modalità di riscossione dei tributi in parola, mi consenta di esprimere un parere al riguardo. Il sottoscritto, così come tanti altri cittadini, spesso si chiede perché la riscossione dei vari tributi locali, come per legge previsti, deve avvenire tramite Istituti Bancari – Enti privati – od altri Istituti all’uopo autorizzati con un notevole esborso di denaro pubblico a carico ovviamente della collettività. Prassi questa consolidata anche a livello nazionale con un costo di parecchi miliardi di euro, notizie queste spesso riportate dai media.- Ricordo che fino agli anni “Settanta” la riscossione dei tributi locali avveniva direttamente negli uffici comunali: presso la Ragioneria – l’Economato – gli sportelli amministrativi dell’Acquedotto – presso i vigili urbani per le contravvenzioni (come avviene tutt’oggi) etc. Citando ad esempio il costo a carico del comune per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, fino al 2007 non superava i sette milioni di Euro, oggi costa più del doppio circa 15 milioni di euro, che vengono introitati dall’A.I.P.A., ente privato che costa alla collettività marsalese circa un milione di Euro all’anno. Il cittadino potrebbe pagare tale tributo presso l’Autoparco comunale (senza problemi di parcheggio e senza perdere una mezza giornata in coda agli sportelli AIPA), con un notevole risparmio anche sulla quota da pagare. I tributi sugli immobili ed altre imposte possono essere pagati presso l’economato, la ragioneria o presso altri Uffici all’uopo preposti con personale dipendente dal Comune senza costi aggiuntivi. Presso l’Ente comune lavorano tanti dipendenti e funzionari che non possono esprimere tutta la loro capacità ed il loro valore intellettivo magari perché il carico di lavoro non glielo consente. Tale personale può essere preposto alla riscossione, ove tale procedura è consentita ed attuabile legalmente, ovviamente se c’è una volontà politica in tal senso. In alternativa a quanto sopra esposto, e qui mi rivolgo oltre che allo Illustre Dott. Bologna nella qualità, anche alle forze politiche locali che mi faranno onore di leggere la presente missiva, la riscossione dei tributi locali può essere attuata anche via telematica, così come già previsto da normative nazionali per il pagamento di tante imposte quali: INPS – Camera di Commercio – Irpef etc. Tale procedura, come Lei mi insegna, risulta già obbligatoria per legge per chi risulta titolare di partita IVA e per coloro che debbono versare somme superiori a mille euro, facoltativa per gli altri soggetti. Ormai ogni cittadino, anche pensionato, risulta titolare di c/c postale o bancario ed ha il proprio consulente fiscale per la dichiarazione dei redditi. Oggi basta recarsi dal proprio commercialista, consulente fiscale o Sindacato, dare il proprio assenso, gli estremi del c/c (IBAN), e firmare gli atti dovuti, senza recarsi in posta od in banca per pagare le imposte. Chi ha dimestichezza con il computer può farlo anche da casa propria. Perché un progetto telematico tramite il CED (centro elaborazione dati) del Comune, ove opera personale all’uopo qualificato, non può essere attuato dal Comune? Basta che ogni cittadino esibisca, oltre al proprio assenso, copia della carta di identità, del codice fiscale e del numero del proprio conto corrente (IBAN) e lo studio potrebbe essere attuato. Così il pagamento di tutti i tributi locali può essere attuato via telematica, mediante accredito dei versamenti su apposito conto corrente presso la tesoreria comunale. Ovviamente per ogni tributo il comune provvederà ad inviare apposita comunicazione, o cartella di pagamento, ad ogni cittadino, indicando all’uopo il numero del conto su cui effettuare il bonifico e la somma spettante. Per eventuali controversie o chiarimenti al riguardo dei pagamenti, ogni cittadino può rivolgersi presso il settore o l’Ufficio da cui promana la somma da pagare, oppure presso apposito sportello del cittadino in ambito comunale. E’ utopia diminuire le tasse? Io credo di no. Garibaldi ha iniziato da qui per ricongiungere l’Italia. Perché i politici locali che ci rappresentano non possono provarci da Marsala per risanare il bilancio del comune? Alleggerire il peso fiscale sui cittadini può incoraggiare investimenti, creare lavoro e più fiducia verso la politica.

 Salvatore Mannone

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta