Prostituzione a Marsala: arresti e maxi sequestro di immobili. Coinvolta un’agenzia immobiliare

redazione

Prostituzione a Marsala: arresti e maxi sequestro di immobili. Coinvolta un’agenzia immobiliare

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venerdì 06 Ottobre 2017 - 08:10

E’ iniziata la conferenza stampa dell’operazione Caliente contro un giro di prostituzione nel marsalese. Presso il Comando dei Carabinieri di Trapani, il capitano Marco Cirillo della Compagnia di Marsala, afferma che l’indagine è iniziata nel 2013 e oggi “… si conclude ad ordine del gip del Tribunale lilybetano. Si tratta di una rete criminale che coinvolge 8 soggetti dediti allo sfruttamento della prostituzione”. Cirillo dichiara che i due arrestati, grazie alla collaborazione con altri soggetti, facevano affluire sul territorio giovani donne di origine sudamericana. Tutto ciò con la connivenza di un’agenzia immobiliare marsalese e di privati cittadini che ubicavano le donne in alloggi in cambio di affitto e prestazioni sessuali.

“Matteo Giacalone – afferma il tenente Virginia Coni, comandante del Norm di Marsala – si occupava della sistemazione delle ragazze avvalendosi dell’aiuto di un agente immobiliare e di altri cittadini. Si occupava della protezione e delle esigenze delle ragazze in cambio di denaro. Una donna, la Hernandez, curava “l’agenda di appuntamenti” per conto delle ragazze, procurati anche tramite annunci online”. La tariffa era di 50 a prestazione (10 euro spettavano alla signora Hernandez).

Da quanto è emerso dalle indagini, ciclicamente le giovani donne occupavano gli appartamenti. All’interno è stato rinvenuto materiale per l’attività che stavano svolgendo, quindi gel, anticoncezionali, ecc.

Nella casa di Matteo Giacalone sono stati trovati anche 14mila euro in contanti, probabile provento dell’attività illegale. Le vittime sono tutte di nazionalità sudamericana in condizioni disagiate che arrivavano a Marsala grazie ai contatti che il Giacalone aveva all’estero. L’indagine è scaturita grazie alla denuncia di alcuni vicini di casa delle prostitute. Gli appartamenti, quasi tutti in condomini, erano 8 di cui uno anche a Mazara. C’era anche uno spacciatore che forniva la droga alle ragazze per organizzare delle feste.

Per quanto riguarda la clientela, i Carabinieri hanno affermato che si tratta di persone di ceto diverso, ma in particolare di mezza età. Gli inquirenti precisano che agli indagati è stato contestato il reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ma non di associazione a delinquere.

LEGGI QUESTO ARTICOLO PER CONOSCERE TUTTI I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE

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Dalle prime ore del mattino è in corso una vasta operazione dei Carabinieri della Compagnia di Marsala che ha permesso di individuare e perseguire gli appartenenti ad una complessa rete criminale, operante su tutto il territorio lilybetano, la quale gestiva, organizzava e amministrava lo sfruttamento di giovani donne, costrette a prostituirsi.

I due arrestati sono accusati di sfruttamento e favoreggiamento alla prostituzione.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Marsala e condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno altresì portato ad un maxi sequestro di immobili utilizzati per l’attività di meretricio.

Tutti i dettagli dell’operazione – denominata “Caliente” – saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso la sede del Comando Provinciale Carabinieri di Trapani.

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