Quando è troppo…è troppo!

Vincenzo Figlioli

Quando è troppo…è troppo!

Condividi su:

mercoledì 25 Marzo 2015 - 18:36

Non so quanti di voi hanno letto l’articolo a mia firma sui disservizi e le costruzioni mai utilizzate che insistono sul nostro territorio. Costruzioni erette per chissà quale motivo da amministratori che oggi si guardano bene dal dire “questo l’ho fatto io”. Non credo ci sia un solo marsalese che non sappia il perché e da chi! Ma ormai, come dice il mio amico Massimo Ferrero, “passata barchetta”. Quello che invece ha dell’incredibile è che ancora oggi, tempestati giornalmente da notizie drammatiche di frane e smottamenti, i nostri politici, tutti presi dal sacro fuoco delle elezioni amministrative, vivono beatamente inconsapevoli dello scempio che si sta perpetrando ai danni di quella che, loro stessi, amano definire la piccola Parigi. Eppure basterebbe poco per rendersi conto di come la città stia letteralmente crollando; basterebbe che decidessero di mettere fuori il naso dai loro eleganti studi e decidessero di fare una bella passeggiata sul lungomare, a respirare la benefica aria marina. Se lo dovessero fare li inviterei, prima che la tranquilla passeggiata si trasformi in una pericolosa avventura, di dare un’occhiata alle eloquenti foto che allego. Il nostro lungomare, fatiscente e abbandonato, ormai è un vero PERICOLO PUBBLICO. E dobbiamo meravigliarci se ancora non c’è scappato il morto. Staccionata divelta in più punti, penzolante nel vuoto, cavi elettrici a vista lungo la scarpata, impianto di irrigazione che fa bella mostra di se ( soldi buttati nel cesso per far contento qualcuno e propinarci la storiellina del prato fiorito ) e, dulcis in fundo, per delimitare la zona pericolosa, invece delle transenne qualche tondino di ferro infilato nel terreno con attaccato il classico nastro bianco e rosso ormai quasi completamente dissolto dalle intemperie. I politici di turno, i consiglieri uscenti e i papabili entranti, i candidati sindaci nonché i dirigenti di settore e la Polizia Municipale, sono invitati a recarsi sul posto e verificare di persona nel rispetto dell’antica locuzione “l’occhio del padrone è sempre molto attento”.

Giancarlo Montesano

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta