Querelle Genna-Ruggieri: scrive Eleonora Lo Curto, in difesa dalla consigliera di Forza Marsala

redazione

Querelle Genna-Ruggieri: scrive Eleonora Lo Curto, in difesa dalla consigliera di Forza Marsala

Condividi su:

domenica 07 Febbraio 2016 - 18:44

Intervengo nella questione relativa alle modalità con cui sono state effettuate le  visite da parte del medico del lavoro del Comune di Marsala, non certo per una banale quanto superflua difesa a favore di Rosanna Genna, Consigliera di Forza Marsala, quanto per denunciare l’incredibile e indegno trattamento cui sono state sottoposte le persone a cui tale servizio era destinato.  A differenza di quanti esercitano “il mestiere” di Consigliere Comunale, perché disoccupati, Rosanna Genna, dedica tutto il suo tempo libero, ad affrontare e, nel limite del suo ruolo, risolvere i problemi delle fasce deboli della nostra Città. Non a caso,dalla sua prima elezione (2001 ) in C.C., è componente della Commissione Politiche Sociali.   Non sorprenda dunque che,di fronte ai gravissimi fatti accertati nell’esercizio delle sue funzioni, chieda a viva voce le dimissioni dell’Assessore e la revoca della posizione organizzativa al dirigente del settore.

Tali  richieste, non nascono da una pregiudiziale quanto becera opposizione politica ,ma dalla ineludibile necessità di evidenziare e denunciare che le visite mediche a cui sono stati sottoposti i cittadini per essere avviati ad attività lavorative,avvenivano in spregio ad ogni norma di tutela della privacy e di rispetto della loro umana dignità!…neanche  fossero stati animali da condurre  alla macellazione!                                                                                

Rosanna Genna ha constatato infatti che il locale dove avvenivano le visite era sprovvisto di attrezzature, di  normali condizioni sanitarie e qualsivoglia schermatura a protezione della persona visitata… (una scrivania al posto del lettino, ingresso non tutelato, attrezzature per l’elettrocardiogramma e presidi medici fuori dagli alloggiamenti sanitari…)                                        

E’ inverosimile che questo sia potuto accadere, ed è altrettanto inaccettabile che a fronte di un trattamento tanto lesivo della umana dignità  l’Assessore risponda che  non era di sua competenza conoscere le condizioni in cui avvenivano quelle visite! Tali dichiarazioni evidenziano superficialità, inadeguatezza e soprattutto grave approssimazione ed incompetenza amministrativa.   Non dubito della buona fede e dell’impegno di Clara Ruggeri, ma altresì sostengo con forza che per amministrare, oltre ad essere “persone X bene “, bisogna avere competenze adeguate.                        

In questa scandalosa vicenda è  inaccettabile che l’Assessore dichiari, in modo persino disarmante (ma non per questo meno grave), che non sapeva di dover “disporre”ossia determinare preventivamente dove, come e in quali condizioni dovevano svolgersi determinati servizi. Un po’ come dire che non sia di competenza di un Dirigente Scolastico dare disposizioni per accogliere nei modi corretti ed adeguati gli alunni all’interno della  scuola!                                                                

Questa tristissima vicenda che chiama in causa per i diversi profili di responsabilità più persone, (Assessore, medico legale, Dirigente del settore…) merita di non essere né sottaciuta né banalizzata, ma valutata sotto più punti di vista  e denunciata con forza  perché l’omertoso silenzio, di chi ha un’idea strabica della legalità e della cittadinanza, rende complici!

                                                                                                                                Eleonora Lo Curto

Condividi su: