Rapina e lesioni gravi: in arresto l’aggressore della donna trovata in fin di vita a Valderice

redazione

Rapina e lesioni gravi: in arresto l’aggressore della donna trovata in fin di vita a Valderice

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martedì 26 Luglio 2016 - 09:51

E’ stato tratto in arresto dai Carabinieri di Trapani il presunto aggressore della donna trovata in fin di vita a Valderice all’alba del 31 maggio scorso. Oggi, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal Procuratore della Repubblica Marcello Viola, verranno forniti maggiori dettagli.

I militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Trapani, su disposizione della Procura della Repubblica di Trapani diretta da Marcello Viola, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto Valentine Omwanta, nigeriano di 25 anni, ritenuto l’autore della violenta aggressione di una donna, commessa a Valderice la sera dello scorso 30 maggio. I reati contestati sono quelli di rapina aggravata e lesioni gravi. Quella sera, la vittima aveva partecipato a un incontro organizzato a Valderice da una associazione culturale. La donna, nel tragitto verso la propria autovettura, parcheggiata non molto distante, era stata barbaramente aggredita, picchiata, derubata dei propri effetti personali e lasciata in fin di vita in un piccolo campo recintato, a lato della strada, dove aveva trascorso, priva di sensi, l’intera nottata. I parenti, preoccupati del mancato rientro, insieme ai militari dell’Arma immediatamente avvisati, si erano messi alla ricerca della donna che, tuttavia, veniva trovata, priva di sensi e con vistose ferite, solo la mattina dopo.

OMWANTA Valentine

Valentine Omwanta

Sin da subito, i militari della Stazione di Valderice e del Nucleo Operativo della Compagnia di Trapani, coordinati dai pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Trapani Anna Trinchillo e Franco Belvisi, hanno dato vita ad una intensa attività investigativa. Gli inquirenti hanno ricostruito nei minimi particolari la serata della donna, interrogando le numerose persone presenti e chiunque avesse avuto contatti – anche solo telefonici – con la vittima. La delicatezza e la complessità della vicenda ha quindi richiesto l’intervento di personale specializzato del ROS di Palermo, che ha fornito con assoluta professionalità un indispensabile supporto tecnico alle attività. Le indagini hanno permesso di raccogliere, nei confronti del giovane, numerosi e inconfutabili elementi di colpevolezza. L’uomo, ospite del Centro di Accoglienza di Valderice, la stessa notte dell’aggressione si era reso irreperibile, venendo poi rintracciato dai militari presso il C.A.R.A. di Mineo (CT), dove si era rifugiato.

Fondamentale è risultata la collaborazione fornita da alcuni ospiti del Centro di Accoglienza Valdericino che, resisi conto della gravità dei fatti, non solo hanno segnalato alle Autorità l’allontanamento dal CAS del sospettato, ma hanno anche fornito importanti dettagli sugli spostamenti del giovane la sera dell’aggressione. L’indagato è ora ristretto nella Casa Circondariale “San Giuliano” di Trapani, a disposizione del Giudice delle Indagini Preliminari. Nella mattinata di lunedì, il GIP, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha convalidato il fermo, disponendo nei confronti del giovane la misura della custodia cautelare in carcere.

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