Rapinava davanti le banche puntando la pistola: Carabinieri arrestano un marsalese

redazione

Rapinava davanti le banche puntando la pistola: Carabinieri arrestano un marsalese

Condividi su:

mercoledì 03 Maggio 2017 - 12:54

I Carabinieri della Compagnia di Marsala hanno tratto in arresto Maurizio Sansica, marsalese classe ’67, per i reati di rapina aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco. Nello specifico, l’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri di Petrosino diretta dal Luogotenente Andrea D’Incerto, è scattata a seguito di due rapine a mano armata poste in essere subito dopo il prelievo di denaro contante presso gli istituti di credito. La tecnica usata dal rapinatore è stata la medesima per entrambi i fatti reato. Stesso discorso anche per le vittime, entrambe donne. Nel corso della prima rapina il Sansica, dopo aver individuato la propria vittima che era appena uscita dall’ufficio postale di Petrosino, ha atteso che la stessa salisse in macchina per poi puntarle una pistola alla tempia e farsi consegnare la borsa contenente 500 euro in contanti e tre libretti di risparmio.

Maurizio Sansica

                            Maurizio Sansica

Durante il secondo episodio, commesso a distanza di un giorno, il rapinatore ha aspettato che un’anziana donna uscisse dalla Monte dei Paschi di Siena di Petrosino per poi seguirla con la propria autovettura fin sotto casa dove l’uomo, sotto la minaccia dell’arma, si faceva consegnare la borsa contenente, oltre a diversi effetti personali, 300 euro appena prelevati. Dopo aver ricevuto la denuncia delle vittime e la descrizione del responsabile, i Carabinieri hanno immediatamente provveduto ad estrapolare le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo le vie di fuga percorse dal Sansica. Ad incastrarlo è stata l’autovettura utilizzata per commettere entrambi i colpi. Infatti, dalla visione delle immagini, i Carabinieri si sono soffermati sulle peculiarità del veicolo: un’utilitaria di colore scuro, con un particolare adesivo posto sul parabrezza e priva dello sportellino messo a protezione del serbatoio. La conoscenza del territorio e dei pregiudicati presenti unita all’analisi delle immagini estrapolate ed alla descrizione delle vittime, ha consentito ai Carabinieri di arrivare all’identificazione dell’uomo. Quest’ultimo non è nuovo agli investigatori: infatti lo stesso risultava gravato anche dalla misura di prevenzione personale della Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza.

Le risultanze delle indagini svolte dai Carabinieri della Stazione di Petrosino, condivise dalla Procura della Repubblica che in tempi ristrettissimi ha richiesto la misura cautelare, hanno portato all’esecuzione dall’ordinanza notificata nella giornata di domenica con la quale il GIP ha applicato al Sansica la misura della custodia cautelare in carcere, in virtù della gravità dei fatti riscontrati, nonché del pericolo che questi possano essere reiterati. Lo stesso, dopo essere stato rintracciato, è stato condotto presso il carcere di Trapani ove rimarrà sino al termine delle indagini preliminari ed in attesa del processo che verrà svolto nei suoi confronti

Condividi su: