Referendum: ha vinto il No. Renzi annuncia le dimissioni. Nel trapanese affluenza al 56,14%

redazione

Referendum: ha vinto il No. Renzi annuncia le dimissioni. Nel trapanese affluenza al 56,14%

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domenica 04 Dicembre 2016 - 12:26

01.10 – Anche Matteo Salvini punta sulle elezioni anticipate. “Noi siamo pronti, con qualsiasi legge elettorale, a costruire un programma alternativo a Renzi e ai Cinque Stelle”.

0.55 – “Elezioni subito. E’ tempo di dare la parola ai cittadini”, ha detto Vito Crimi a nome del Movimento 5 Stelle, escludendo qualsiasi possibilità di un sostegno dei pentastellati a un nuovo governo di larghe intese. Grande soddisfazione è stata espressa anche da Giulia Grillo, Danilo Toninelli e Alessandro Di Battista. “Abbiamo fatto qualcosa di straordinario con mezzi ridotti”, ha affermato quest’ultimo, aggiungendo: “adesso non si associ più il Movimento 5 Stelle all’antipolitica”. Luigi Di Maio: “Oggi ha perso l’arroganza al potere. Da domani saremo al lavoro per creare il programma e la squadra di governo del Movimento 5 Stelle”.

0.25 – “Il No ha vinto. Ai loro leader le mie congratulazioni”, ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. “E’ a loro – ha proseguito – che adesso tocca l’onore e l’onere della proposta”. Renzi si assume tutta la responsabilità della sconfitta: “Ho perso, lo dico a voce alta”. Poi, a conferma di quanto ci si aspettava: “L’esperienza del mio governo finisce qui”. Lunedì Renzi saluterà il Consiglio dei Ministri e rassegnerà le proprie dimissioni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

0.00 – E’ il Comune più grillino del trapanese, Alcamo, quello in cui si è registrata l’affluenza maggiore: nella città amministrata dal sindaco Domenico Surdi, sono andati a votare il 63,44% degli aventi diritto. Alta la percentuale anche a Santa Ninfa (63,06%) e Salemi (60,02%).

Ed è nel Comune di Baldo Gucciardi e del sindaco Domenico Venuti che ci si aspettava una maggiore mobilitazione da parte dei sostenitori di Matteo Renzi: il dato finale parla invece di un Sì al 24,58% a fronte di un autentico exploit del No (75,42%).

Nel resto della provincia l’affluenza non ha superato il 60%, non raggiungendo nemmeno la soglia del 50% nelle isole (47,13% a Favignana, 45,85% a Pantelleria), mentre a Petrosino il dato è del 52,05%.

Tra i grandi Comuni (Alcamo a parte), Trapani ha fatto registrare il 55,35%, Mazara il 53,32%, Castelvetrano 57,22%, Marsala il 53,64% (35652 votanti).

Gli altri: Buseto Palizzolo 57,21%, Calatafimi Segesta 53,59%, Campobello di Mazara 55,45%, Castellammare del Golfo 58,54%, Custonaci 55,62%, Erice 57,19%, Gibellina 55,90%, Paceco 58,83%, Partanna 58,87%, Poggioreale 54,97%, Salaparuta 58,03%, San Vito lo Capo 53,67%, Valderice 58,18% e Vita 54,99%.

Complessivamente, l’affluenza in provincia di Trapani ha toccato il 56,14%, poco sotto il dato regionale (56,75%). Netta l’affermazione del No nel trapanese (così come in Sicilia), con il 70% circa, contro il 30% del Sì.

23.00 – Come da programma, si sono chiuse alle 23 le operazioni di voto per il referendum costituzionale. I dati nazionali sull’affluenza raccontano di una consultazione molto partecipata, pari a circa il 68% dei votanti. In corso lo spoglio, ma gli exit poll danno il No in netto vantaggio rispetto al Sì. C’è attesa per le parole del Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che parlerà a mezzanotte.

19.00 – Seconda rilevazione sull’affluenza: in provincia di Trapani, fino alle 19, si è recato alle urne il 44,67% degli aventi diritto al voto. Su base nazionale i votanti sono invece intorno al 57%. Il dato trapanese è invece in linea con quello regionale: in Sicilia, fino alle 19, l’affluenza registrata è del 44,74%.

Questi i Comuni in cui finora si è votato di più nel trapanese finora: Santa Ninfa 50,17%, Alcamo 48,91%, Paceco 48,39%, Castellammare del Golfo 47,74%, Partanna 47,72%, Castelvetrano 47,58%, Salemi 47,56%, Valderice 47,10%, Erice 46,91%.

Tra i grandi centri, più indietro Mazara del Vallo (44,54%), Trapani (43,39%) e Marsala (41,29%).

I tre Comuni in cui finora si è votato di meno sono invece Pantelleria (34,69%), Calatafimi Segesta (39,52%), Petrosino (40,68%).

12.00 – Prima rilevazione sull’affluenza: in provincia di Trapani, fino a mezzogiorno, si è recato alle urne il 12,18 % degli aventi diritto al voto. Su base nazionale i primi dati si attestano invece intorno al 20%.

Dai dati diffusi dal Ministero dell’Interno emerge che la città in cui si è votato di più in provincia è Favignana (18,11%), seguita da Erice (15,49%), Trapani (14,89%) ed Alcamo (14,01%). Pochi  invece i votanti a Salaparuta (5,20%), Petrosino (6,38%) e Vita (7,65%). Tra i centri più grandi, stupisce il dato piuttosto basso di Marsala (9,16%), pari a 6087 votanti.


E’ arrivato dunque il giorno tanto atteso. Dopo una campagna elettorale caratterizzata da un’accesa dialettica tra i sostenitori degli opposti schieramenti, toccherà ai cittadini italiani scegliere, recandosi presso i seggi elettorali di appartenenza dalle 7 alle 23.

Come di consueto, i primi dati sull’affluenza elettorale saranno resi pubblici dal Ministero degli Interni e dalle prefetture poco dopo mezzogiorno. La seconda proiezione arriverà alle 19. Alle 23, a urne chiuse, sarà diffuso il dato definitivo, che comunque non influisce sulla validità della consultazione, tenuto conto che non si tratta di un referendum abrogativo e pertanto non sarà necessario raggiungere il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto.

Scorrendo alcune consultazioni precedenti in materia di referendum costituzionali, il riferimento più recente va al 25 giugno 2006, quando si votò per la proposta di modifica alla Costituzione approvata dal Parlamento a maggioranza di centrodestra che sosteneva il governo guidato da Silvio Berlusconi. Il corpo elettorale bocciò la riforma, con una netta vittoria dei No sui Sì. In provincia di Trapani, in quel caso, andò a votare il 44,7% degli aventi diritto: 39.876 elettori (il 26%) votarono favorevolmente al quesito, 113.666 elettori (il 74%) si espressero invece in maniera contraria.

Il 7 ottobre del 2001 si andò invece alle urne per il referendum sulla riforma approvata dal Parlamento che sosteneva il governo di centrosinistra. Un testo che introdusse una serie di cambiamenti rispetto al rapporto tra Stato e Regioni in senso federalista.

In quell’occasione, in provincia di Trapani, l’affluenza fu piuttosto bassa (99.492 aventi diritto, pari al 26,34%). A prevalere furono, come a livello nazionale, i Sì con il 59,24% (equivalente a 53101 elettori). I No arrivarono invece al 40,76% (36.533 elettori).

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