Resto al sud: tre giovani imprenditori trapanesi puntano sulla realtà virtuale

Audrey Vitale

Resto al sud: tre giovani imprenditori trapanesi puntano sulla realtà virtuale

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lunedì 18 Marzo 2019 - 14:25

Amicizia, un bando istituzionale e realtà virtuale. È con queste caratteristiche che Alessandro Schifano, 22 anni, Francesco Placenza, 28 anni, e Salvatore Benivegna, 22 anni, si sono uniti e hanno deciso di far nascere il progetto VR-HI.TK (virtual reality and high technology- realtà virtuale e alta tecnologia).
E ci sono riusciti grazie al bando Resto al Sud, incentivo del governo, che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under46 nelle regioni del Mezzogiorno.
Con un contributo a fondo perduto pari al 35 % e un finanziamento bancario pari al 65 % dell’investimento complessivo, i tre giovani porteranno i giochi ad un livello successivo con visori di ultima generazione e piattaforme omnidirezionali.
L’idea dunque è di fare in modo che i videogiochi, visualizzati su un normale schermo, siano vissuti in prima persona. La realtà virtuale, infatti, permette di navigare in ambientazioni fotorealistiche in tempo reale, interagendo con gli oggetti presenti in esse.
E lo si fa grazie a tanti strumenti: degli schermi che facilitano la “realtà aumentata” del giocatore (il visore, infatti, contiene dei sistemi di rilevazione dei movimenti, in modo da registrare i movimenti della testa ed ottenere la stessa azione anche nell’ambiente virtuale); un paio di auricolari; dei guanti che rimpiazzano mouse, tastiera e joystick. Effetti che il giocatore percepisce come più coinvolgenti e capaci di distrarre dalla realtà. L’apertura del locale, che si trova in via XXX gennaio, sarà il 31 marzo. E la scelta della via non è stata casuale ma ben ragionata. Essendo in una zona vicino centro, infatti, sarà capace di attirare tanti giovani trapanesi, spesso annoiati per via delle ‘poche cose da fare in città’. Un’idea originale, quella del progetto: capace di portare qualcosa di innovativo a Trapani, capace di far divertire i ragazzi con poco, capace di far dire ai giovani in cerca di lavoro “Io resto al Sud”.

Nella foto: a partire da sinistra Francesco, Alessandro, Salvatore

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