Rifiuti: i Comuni dell’Ato Belice tornano a conferire a Borranea. Prosegue il braccio di ferro tra Cristaldi e Sonia Alfano

Vincenzo Figlioli

Rifiuti: i Comuni dell’Ato Belice tornano a conferire a Borranea. Prosegue il braccio di ferro tra Cristaldi e Sonia Alfano

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giovedì 12 Novembre 2015 - 09:08

E’ finita nell’unico modo in cui poteva finire l’ennesima vertenza rifiuti relativa all’Ato Belice Ambiente. Ieri, infatti, l’assessore regionale all’energia e ai servizi di pubblica utilità Vania Contrafatto ha firmato il decreto che autorizza gli 11 Comuni della società d’ambito (Campobello di Mazara, Salemi, Vita, Castelvetrano, Salaparuta, Santa Ninfa, Gibellina, Poggioreale, Petrosino, Partanna e Mazara del Vallo) a conferire l’rsu presso la discarica trapanese di Borranea, con buona pace del primo cittadino del capoluogo Vito Damiano, che nei giorni scorsi aveva reiterato la propria contrarietà a tale soluzione. Così, dopo i recenti disagi determinati dalla chiusura della discarica comunale di Campana-Misiddi, avvenuta sabato scorso, da ieri sera i Comuni interessati hanno avuto la possibilità di ripristinare il servizio di raccolta dei rifiuti indifferenziati presso i rispettivi territori.

Proprio in queste ore, però, il commissario straordinario dell’ente in liquidazione, Sonia Alfano, è stata impegnata su un altro dei tanti fronti aperti rispetto all’Ato Belice Ambiente: il recupero dei crediti dei Comuni morosi. La situazione più delicata, come più volte evidenziato, riguarda Mazara del Vallo, la cui amministrazione risulta debitrice nei confronti della società di una somma pari a 3 milioni e 700 mila euro. In realtà, con una nota inviata anche agli organi di stampa, il sindaco Nicola Cristaldi è tornato ieri a evidenziare che da tale debito bisognerebbe decurtare 1.022.286,20 euro, calcolando alcuni lavori effettuati direttamente dal Comune “per supplire ai disservizi della Belice Ambiente, nonché le somme relative ai servizi che l’Ato avrebbe dovuto fare, ma non ha fatto”. Resterebbero quindi 2.700.000 euro, che fino a ieri mattina il primo cittadino mazarese dichiarava di non poter versare in quanto si tratta di somme “che risultano pignorare dall’autorità giudiziaria dietro richiesta di creditori della stessa Ato Belice”

“E’ evidente – scrive ancora Cristaldi – che se il Comune dovesse procedere al pagamento del debito nei confronti dell’Ato Belice commetterebbe reato che prevede sanzioni anche penali. Restando questa la situazione e non diminuendo la somma pignorata il Comune ribadisce l’impossibilità a versare somme alla Belice Ambiente. E’ evidente che maturando ulteriori somme da dare all’Ato Belice queste saranno versate alla società d’ambito se nel frattempo non dovessero pervenire altri pignoramenti. Non giungendo altri pignoramenti il Comune di Mazara del Vallo  è pronto al pagamento della prossima fattura da emettere a metà Novembre, contribuendo cosi ad un rasserenamento della situazione”.

Ad ogni buon conto, ieri pomeriggio si è tenuta una riunione a cui hanno partecipato il commissario Sonia Alfano e il dirigente del Comune di Mazara Stefano Bonaiuto, al termine del quale l’ex europarlamentare ha annunciato che l’amministrazione si è impegnata a versare entro la mattinata di oggi alla Belice Ambiente la somma di 900 mila euro che serviranno a pagare gli stipendi di luglio e agosto dei dipendenti.

“Resta il fatto che l’Ato Belice va immediatamente chiusa, il personale va trasferito alla S.R.R. in modo tale da chiudere questa miserabile vicenda”, chiosava ieri nella sua nota Cristaldi. Ma questa è un’altra storia.

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