Rifiuti organici non ritirati. Proposte e soluzioni

Gaspare De Blasi

Rifiuti organici non ritirati. Proposte e soluzioni

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giovedì 23 Marzo 2017 - 06:57

Rifiuti organici non ritirati. Il comune di Marsala, come testimoniato non solo dai nostri articoli sull’argomento, è da alcuni giorni invaso da sacchetti della spazzatura non ritirati. Si tratta principalmente di quelli contenenti i rifiuti organici. Dal comune fanno sapere che la Sicilfert di Marsala, il centro di stoccaggio in cui Marsala conferisce l’organico, accetterà tale tipologia di rifiuto solo se contenuta in sacchetti compostabili (biodegradabili). La comunicazione, avvenuta nei giorni scorsi, ha avuto come conseguenza il respingimento, da parte dell’impianto di contrada Maimone, di alcuni carichi di organico, in quanto non conferito in sacchetti conformi alla relativa normativa comunitaria e nazionale attualmente in vigore. Tutto questo ha comportato che gli operatori della EnergetiKambiente (ex Aimeri), società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti a Marsala, da oltre una settimana segnalano agli utenti l’eventuale uso non idoneo dei sacchetti contenenti l’organico. “In pratica – ci ha detto Gino Sansica responsabile locale della società – se i cittadini continueranno a depositare in sacchetti di plastica non biodegradabili i loro rifiuti organici, noi continueremo a non ritirarli, anche se dovessero essere correttamente differenziati”. “È un fatto sopravvenuto, che sta creando disagi e problemi di decoro urbano – sottolinea il vicesindaco Agostino Licari -. A breve provvederemo a fornire alle famiglie gli idonei sacchetti, ma intanto chiediamo ai cittadini di fare attenzione nello smaltimento dei rifiuti organici, utilizzando sacchetti a norma” . Da Energetikambiente ci fanno sapere che i sacchetti per la plastica invece, sono in distribuzione nella loro sede in contrada Cutusio e basta recarvisi mostrando l’ultima bolletta pagata per ritirali. Proprio quest’ultimo aspetto ha fatto crollare il ritiro dei sacchetti, vista la deprecabile ma effettiva, evasione del pagamento di tale tributo, il rischio è che il comune adotti giustamente tale sistema e che i cittadini non provvedano a ritirare i sacchetti. “Consigliamo – continua Gino Sansica – di utilizzare i contenitori marrone che tutte le famiglie hanno in dotazione. I rifiuti potranno essere depositati nei cassonetti senza alcun sacchetto e, come avviene per la carta e per i metalli, noi provvederemo a ritirarli”. Da qui l’appello che Energetikambiente e comune di Marsala rivolgono alla cittadinanza, con l’invito a depositare l’organico (scarti e avanzi da cucina) in sacchetti biodegradabili. Per le famiglie che hanno la disponibilità dei contenitori di colore marrone, è in questi che va depositato l’organico contenuto nei sacchetti biodegradabili. Questi, d’altra parte, corrispondono generalmente ai sacchetti per la spesa, distribuiti dai supermercati, facilmente reperibili e riutilizzabili. Rimane però il fatto che la città resta in questo momento particolarmente sporca. Si potrebbe intanto provvedere a ritirare i sacchetti, su cui è stato apposto un apposito cartellino che invita a differenziare all’interno di contenitori biodegradabili, magari per una volta smaltendoli come rifiuti indifferenziati. Il tutto nell’attesa di risolvere la questione in campo. Così almeno la città ritornerebbe pulita. Sappiamo che si tratta di un provvedimento provvisorio, ma a volte meglio poco che nulla.

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