Da Borranea a Motta Sant’Anastasia i rifiuti trapanesi. Nuova ordinanza in vigore dal 26 marzo

redazione

Da Borranea a Motta Sant’Anastasia i rifiuti trapanesi. Nuova ordinanza in vigore dal 26 marzo

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giovedì 23 Marzo 2017 - 06:46

Il Comune di Trapani e tutte le città che conferiscono presso la discarica di Borranea dovranno dirottare i propri rifiuti indifferenziati in Sicilia Orientale. L’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti della Regione Sicilia Maurizio Pirillo ha infatti decretato una serie di modifiche al Piano Straordinario dei conferimenti, approvato nell’estate del 2016. Tra le numerose novità, c’è anche quella prevista per i Comuni che depositano i propri rifiuti presso la discarica trapanese di Borranea, perennemente sull’orlo della saturazione. Dal 26 marzo, infatti, dovranno necessariamente conferire le frazione indifferenziate presso l’impianto di Motta Sant’Anastasia (provincia di Catania), gestito dalla Oikos spa. I Comuni interessati dovranno inoltre rispettare una quota già fissata dal dipartimento, pari a 150 tonnellate al giorno.

Lo spostamento verso Motta Sant’Anastasia non riguarda soltanto il trapanese, ma anche i Comuni che fin qui hanno conferito i propri rifiuti a Bellolampo, Lentini, Gela e Ragusa (ma non a Siculiana). Un riposizionamento che ha messo in allarme Anci Sicilia, l’associazione che riunisce i sindaci delle amministrazioni isolane. “Trattandosi di un provvedimento la cui applicazione rischia di determinare un ulteriore aggravio economico per i comuni coinvolti – dichiarano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale di AnciSicilia – riteniamo che possa essere utile un confronto con i comuni interessati”.

Questo quanto dichiarato invece dal presidente Rosario Crocetta a proposito della vicenda: “Non c’è alcuna danza dei rifiuti in atto. Provvedimenti assunti, non da me, ma dal direttore del Dipartimento acqua e rifiuti, sono in linea con le decisioni di tribunali amministrativi e penali, ma anche un piano razionale di prolungamento della vita delle discariche. Sulla vicenda Oikos, voglio rassicurare il sindaco di Misterbianco che non abbiamo assolutamente cambiato idea: quella discarica va chiusa. Solo che il Tar ha emesso un’ordinanza che ci obbliga a far conferire su Oikos e la Regione è costretta a ottemperare, in attesa della sentenza definitiva del CGA. Al fine di ridurre l’impatto ambientale sul centro abitato di Misterbianco, abbiamo autorizzato soltanto il conferimento del secco. In merito poi ad alcuni spostamenti di conferimenti, sta da sé che dopo i provvedimenti giudiziari in capo a Cisma Ambiente, occorreva autorizzare i comuni interessati a conferire in altre discariche. Rispetto poi al divieto di conferimento del secco su Bellolampo, la Rap ci dovrebbe ringraziare, poiché in questo modo implementiamo la vita della discarica”.

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